A Enna, Management Technologies: il lavoro è dono per la società

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“Giovani consulenti aziendali, analisti e programmatori, legati da un rapporto di amicizia, che hanno messo insieme la passione per il proprio lavoro, le proprie competenze e le esperienze multi-disciplinari per dar vita ad un’impresa dove è la persona al centro e non il capitale tanto da dedicare parte degli utili d’azienda ai bisogni del territorio. E’ un modello di business contemporaneo, la cosiddetta Economia di Comunione, vissuto ad Enna dalla Management Technologies srl…”(William Savoca)

Comincia così l’articolo pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” all’indomani della visita del vescovo Rosario Gisana alla sede della Management Technologies srl. Management Technologies è un’azienda nata di recente a Enna. Essa produce software personalizzati per agevolare la gestione e la conduzione delle imprese. Il vescovo ha voluto visitare questa azienda perché Management Technologies è una delle aziende che hanno aderito al progetto dell’Economia di Comunione in Italia.

Dall’anno della sua nascita, il 2010, ha accantonato un terzo degli utili nel fondo statutario per destinarlo a progetti sociali. Nel 2018 ha deliberato di destinare parte del fondo accantonato, al progetto dell’Associazione Vita 21, neoassociata all’AIPEC (http://www.seguonews.it/vita-21-enna-spegne-la-sua-quinta-candelina-la-sindrome-di-down-accende-la-speranza-per-una-societa-diversa) che, in collaborazione con Unitalsi sezione di Enna ed altre realtà del territorio, sta costituendo una Cooperativa sociale di tipo B per l’inserimento lavorativo di giovani disabili.

Vita21 è formata da un gruppo di genitori e figli con sindrome di down. L’obiettivo è accompagnare i ragazzi in un percorso di inclusione sociale e lavorativo dei giovani con sindrome di down e di dare un sostegno ed un supporto alle famiglie. Per questo, sta nascendo, nella zona compresa tra le diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina e la provincia di Enna, una “Fondazione di Comunità”, con una cooperativa sociale di tipo B, che dia opportunità occupazionale ai giovani. Management Technologies ha voluto sostenere questo progetto, destinando una parte degli utili. Un’iniziativa antesignana, destinata a creare un “solco di positivo”, un segno di speranza in un territorio povero e depresso. Un’azienda che produce profitti che si traducono in benessere non solo per chi ci lavora, ma anche per la propria terra e per le sue istanze migliori.

Monsignor Gisana aveva appreso di questa iniziativa e ha voluto visitare la sede ennese dell’azienda. L’incontro è stato molto bello, un tempo prezioso di incontro e di profonda comunione. Erano presenti i soci della Management Technologies (otto in tutto, alcuni lavoratori, altri di capitale, alcuni dei quali aderenti al Movimento dei Focolari). Nella grande sala d’ingresso c’erano anche diversi rappresentanti della comunità dei Focolari di Enna, il presidente di Vita 21, Marco Milazzo, tre giovani disabili, il parroco della parrocchia Maria Mater Ecclesiae, don Angelo Lo Presti, nel cui territorio ha sede la MT. Era presente anche il giornalista autore dell’articolo William Savoca.

I soci di Management Tecnologies  hanno mostrato al vescovo il calco in gesso del simbolo del Polo Lionello Bonfanti, ricevuto in dono dall’azienda in occasione della presentazione della loro esperienza alla manifestazione LoppianoLab, la moltiplicazione dei pani e dei pesci. «Un simbolo che si collega alla mission del nostro lavoro – spiega Fabio Bruno, amministratore unico di Management Tecnologies – il nostro lavoro è, per noi, offrire, perché vengano moltiplicati, “i nostri pani e i nostri pesci”.

Con un gesto estemporaneo ed unanime i soci della Management Technologies hanno voluto donare a loro volta lo stesso calco della moltiplicazione dei pani e dei pesci al Vescovo come segno di condivisione con il territorio e la propria gente. Il vescovo ha ascoltato ed ha accolto con gioia quanto è stato detto.  Ha parlato, con profonda stima, di Chiara Lubich e della profezia che questa donna ha saputo incarnare, non solo nell’ambito economico ma anche nel dialogo con gli altri cristiani, con le altre religioni, ha detto di voler incentrare sull’importanza del Dono la catechesi che avrebbe pubblicato per il Natale. Il dono del calco come pegno/impegno a continuare insieme per far conoscere e moltiplicare questo “lavoro nuovo” che si fà e si sente prossimo della propria comunità condividendone in com-unione i bisogni, le povertà ma di più le speranze e l’operosità.

Irene Giordano

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