L’Italia a due velocità?

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Punti di vista n. 9

«Mi piacerebbe vivere a Roma con l’organizzazione di Milano». Questa frase detta da una nostra amica ci sembra paradigmatica di un sentire abbastanza diffuso fra noi italiani: quello cioè che assegnerebbe a una parte del Paese la caratteristica dell’efficienza e all’altra più quella… del cuore. Come se le due cose fossero in contrasto fra loro.

Dopo il tragico incidente ferroviario in Puglia lo scorso 12 luglio, ci siamo chiesti come fosse possibile che nel 2016 il sistema di scambio su quel tratto di binario unico funzionasse via “fonogramma”, parola di cui qualcuno ha dovuto cercare il significato. Ce lo siamo chiesti in tanti, mentre le indagini dovranno accertare perché non è ancora partito il progetto del raddoppio del binario, nonostante lo stanziamento dei fondi europei.

Questo fa male all’Italia: l’inefficienza, scaricare le responsabilità, rinviare a domani quello che si dovrebbe fare oggi, al Sud come al Nord, perché incidenti ferroviari, frane, alluvioni “causate”, succedono in Calabria come in Liguria, in Sardegna come in Emilia. Sognando un’Italia col cuore a Milano e l’efficienza a Napoli!

Rosalba Poli e Andrea Goller

Fonte: Rivista Città Nuova n.8 /Agosto 2016

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