Essere stata adottata mi ha creato per anni un complesso di inferiorità e una certa ribellione. Quando i miei genitori adottivi sono morti a distanza di poco tempo, mi sono resa conto di quanto poco li avessi amati, non per l’eredità che mi avevano lasciato, ma perché ho capito con quanta delicatezza e tenerezza mi fossero stati vicini sempre.
Da quel momento la mia vita è cambiata: ho deciso di essere io madre di chi è so erente, di chi non ha casa… Quando qualcuno mi ringrazia io so di essere sempre in debito verso gli altri. Soltanto così posso rendere ai genitori quello che non sono riuscita a dare loro.
I. S. – Italia
Fonte: Il Vangelo del giorno, Città Nuova, Febbraio 2016, p.139