Avevo già superato l’esame scritto di un concorso presso il ministero. Ora dovevo sostenere l’orale. Era l’occasione che tutti aspettavano in famiglia, dove vivevamo solo con la pensione di papà, per trovare il mio primo lavoro. I miei insistevano perché mi rivolgessi a delle persone in uenti per avere una forte raccomandazione. S’erano offerti anche dei parenti per “pagarla”.
Ma io continuavo a fare il sordo, convinto che, se avevo superato lo scritto senza l’aiuto di nessuno, avrei superato anche l’orale. Ma un giorno, davanti alle lacrime di mia madre, stavo per crollare. Facendomi forza, le ho risposto che cercavo di vivere coerentemente col Vangelo ed ero fiducioso che, se era per il mio bene, Dio mi avrebbe fatto superare il concorso.
La mamma, anche lei credente, era fiera della mia fede; però in questo caso le sembravo fanatico ed egoista. Ho fatto comunque tutta la mia parte per prepararmi e la prova orale è andata bene. Ho vinto il concorso ed ora avrò il tanto sospirato posto di lavoro.
G.E. – Italia
Fonte: Il Vangelo del giorno, Città Nuova, Settembre 2016, p.78