Ogni giorno lancio il “dado dell’arte di amare”(vedi allegato). Quel giorno esce la parola: “Amare tutti”.
Ho pensato di fermarmi in un bar per acquistare qualche cioccolatino da regalare alle colleghe di lavoro. Il barista confeziona pacchetti di qualità diverse e nel consegnarli mi dice: “Questa qualità è meno buona, dalla a chi ti è antipatico”.
Rispondo: non dobbiamo avere persone antipatiche, perché dobbiamo amare tutti. Il barista, un poco sorpreso, forse per scusarsi, mi chiede: “Chi è che lo dice?”.
Esito qualche istante nel rispondere, provo un attimo quasi di vergogna nel dire la fonte ispiratrice delle mie convinzioni. Poi affermo: lo dice Dio. Ed il barista a me: “Perché ti vergogni a dirlo? E’una cosa bellissima!”.
La sera sono tornata in parrocchia a prendere un altro dado da portare l’indomani al mio amico del bar.