Dopo le ultime scosse, i progetti continuano . . .

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19 gennaio 2017 – Ultimi sviluppi del Progetto RImPRESA.

L’intenzione del progetto è quella di sostenere allevatori, agricoltori e apicoltori nella produzione e di sostenere invece i commercianti nella vendita dei prodotti con i gruppi di acquisto.

Le scosse di oggi ci hanno ancora di più reso consapevoli di non poter intervenire con la tempestività che vorremo e di non poterci sostituire alle istituzioni che hanno un iter burocratico abbastanza lungo.

Il principale problema ad oggi sembra non essere il terremoto quanto la neve e le basse temperature. I tubi si congelano, gli agnellini nati muoiono, il bestiame non ha riparo perché in alcune zone le tensostrutture per le stalle non sono ancora arrivate, i locali non ci sono, il fieno sotto la neve marcisce.. e le persone stanno perdendo fiducia.

Abbiamo stipulato un accordo con il COI di Amatrice e Accumuli (Centro Operativo Intercomunale) che è una struttura temporanea della Protezione Civile, con l’obiettivo di muoverci sui territori in modo legittimo e avere conferma dei reali bisogni delle aziende della zona.

Il primo evento di lancio dei GAS del 18 dicembre scorso a Grottaferrata è stato come un momento di famiglia fra chi sta aderendo al Gruppo di Acquisto Solidale e alcuni produttori e commercianti delle zone terremotate.

Fra le persone che abbiamo incontrato e con le quali stiamo valutando i primi interventi ci sono, ad esempio, alcuni ragazzi giovani di Arquata che vorrebbero costituirsi in associazione di produttori con l’obiettivo di preservare il territorio dall’abbandono ma le continue scosse e la situazione che non migliora porta molti a perdere la speranza. Questi ragazzi vorrebbero ricreare ad Arquata le condizioni favorevoli per un ambiente capace di ospitare una comunità, che susciti il desiderio di tornare a vivere ad Arquata a quanti stanno scegliendo di rimanere a vivere sulla costa. Quattro sono allevatori professionisti che lavorano le carni e coltivano patate e lenticchie. Altri due sono artigiani del legno e due sono apicoltori hobbisti. In questo momento li stiamo supportando nel percorso di costituirsi in associazione, ed elaborando un piano di intervento specifico da mettere a loro disposizione.

Siamo rimasti colpiti da un fornaio che con suo fratello ha perso il forno di famiglia. Uno dei più antichi forni di Arquata. Il lavoro di una vita. Ma nonostante questo emanava una luce così forte da non riuscire a spiegare. Ci ha detto con franchezza che se sopravvivi a 3 terremoti ci deve essere un motivo. Dopo le scosse è riuscito a tirare fuori dalle macerie 7 persone, 3 erano morte ma 4 erano vive. A distanza di due mesi non si spiega come davanti agli occhi ha le persone vive e su questa immagine sente che deve darsi da fare. Ci ha raccontato che, nonostante la tragedia che sta vivendo, vede intorno a sé anche tanto bene: da quando è sulla costa ha conosciuto tante persone, tanta solidarietà e associazioni disposte ad aiutare e sta imparando così tanto che gli sembra di aver vissuto 20 anni di esperienza di vita, in soli 2 mesi. Era contento perché era riuscito da poco a trovare lavoro presso un forno a San Benedetto del Tronto ma ha il desiderio di realizzare un bellissimo progetto vicino Arquata, forse un po’ ambizioso ma ci ha detto chiaramente che a lui non importa la riuscita perché sta avendo tanto ora dalla vita e gli basta anche così.

La prossima settimana torniamo ad Amatrice per conoscere altri agricoltori/allevatori e cercare di rispondere alle necessità minori, in collaborazione con la protezione civile.
I primi di febbraio saremo a Macerata e siamo inoltre in contatto con qualche azienda della zona di Norcia.
Si stanno inoltre delineando i prossimi due appuntamenti per i gruppi di acquisto, l’11 febbraio in via Spinola, Roma, e il 25 febbraio in zona Montesacro, Roma.
Una caratteristica bella che sta assumendo il progetto RImPRESA è quella di fare da connettore di aiuti provenienti da diverse fonti. Siamo contenti che il progetto non stia vivendo questa esperienza in solitaria perché stiamo sperimentando che trae forza nella misura in cui riesce a fare da perno anche per altre associazioni che hanno chiesto di partecipare agli aiuti con i loro contributi e le loro professionalità.

Stefania Nardelli

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