Rose per l’eternità

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Chi ci vedeva passeggiare mano nella mano talvolta ci diceva: «Sembravate due fidanzati», anche se io ho avevo i capelli grigi e Virgilio neanche quelli. 62 anni di matrimonio vissuti condividendo ogni cosa non sono uno scherzo!

Avevamo radicato nell’amore verso Dio e il prossimo la nostra vita di coppia e con gli anni questo amore s’era approfondito, fresco come agli inizi. Ora che Virgilio è in paradiso – ne sono certa, anche perché è stata quella l’aspirazione sua più profonda –, mi manca, sì, mi mancano la sua voce, la sua presenza fisica. Ma spiritualmente rimaniamo uniti.

Ciò che mi rende serena è ripensare a tanti momenti belli degli ultimi tempi della sua malattia. Un giorno (aveva già 92 anni) ha fatto comprare una rosa per me, accompagnandola con un bigliettino dettato ad una delle nostre nipoti, dato che non riusciva più a scrivere: «Per Lidia, una rosa ogni minuto per tutta l’eternità». Così ogni giorno continuo a sentirmelo vicino, specie nell’Eucaristia. Una rosa ogni minuto…

(a cura di Tanino Minuta)

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