Siamo in agosto e probabilmente c’è chi fra noi sta godendo di un periodo di relax. Non a tutti è data questa possibilità, certo. C’è chi non può farlo per motivi economici, chi per esigenze familiari, per situazioni difficili di lavoro o altro. Partire, uscire, viaggiare è un desiderio che in estate si rafforza, ma non sempre può essere realizzato.
Qualcuno suggerisce che anche fare qualcosa che imprima alla nostra routine quotidiana una marcia diversa, può aiutarci a “staccare la spina”.
Se non possiamo superare i confini geografici con un viaggio, potremmo ad esempio provare ad andare oltre i confini della propria cerchia familiare o degli amici che normalmente frequentiamo; quelli mentali con uno sguardo aperto a nuove modalità di relazionarci con gli altri e di guardare alla realtà che ci circonda; i confini di percorsi cristallizzati in schemi del «si è sempre fatto così»; i confini che ci impediscono di porci in dialogo; quelli che alimentano la paura del diverso. Uscire, insomma, almeno dal proprio “recinto” e magari provare a stare di più insieme agli altri.
Rosalba Poli e Andrea Goller
Fonte: Rivista Città Nuova n. 8 / Agosto 2017 pag. 41