L’innocente assolto

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Come professione faccio l’avvocato. Diversi mesi fa ho preso le difese di un sudanese accusato di essere uno scafista e per di più parte integrante di un’associazione a delinquere: e ciò per essere stato trovato alla guida di un barcone che trasportava 119 migranti, tra cui donne e bambini.

Nei colloqui avuti con lui in carcere mi si è chiarito che si trattava di un profugo come gli altri, solo che, essendo stati abbandonati dallo scafista, aveva avuto il coraggio di mettersi alla guida del natante nonostante l’inesperienza, pur di salvare sé stesso insieme gli altri.

Purtroppo non era stato creduto. Facendomi carico della sofferenza di questo giovane, mi sono proposto di dimostrarne l’innocenza al di là del fatto che a causa della sua condizione di indigenza non mi avrebbe potuto pagare.

Certo, avrei potuto usufruire del patrocinio dello Stato, il quale però non sempre effettua pagamenti o, se li effettua, non sempre adeguati. Era un mio fratello e durante il processo ho fatto del mio meglio per difenderlo. Fino ad ottenere la sua assoluzione.

Da: Il Vangelo del giorno

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