Movimento diocesano di Teramo: la festa del primo 40simo

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Si è svolta nella giornata del 17 settembre al Villaggio Welcome Riviera d’Abruzzo di Tortoreto Lido una giornata per rivivere i 40 anni del Movimento diocesano di Teramo-Atri. Presenti il cardinal Joao Braz De Aviz,  l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi, il vescovo di di Termoli Larino Gianfranco De Luca insieme al responsabile del Movimento diocesano don Giovanni D’Annunzio. Un saluto del vescovo di Teramo-Atri mons. Michele Seccia. Una festa per tutta la comunità.

Ha parlato del «grande contributo per tutta la Chiesa del Movimento diocesano» il cardinale Joao Braz De Aviz durante la celebrazione eucaristica in occasione del 40simo del Movimento diocesano di Teramo-Atri svoltosi il 17 settembre presso il Villaggio Welcome Riviera d’Abruzzo di Tortoreto dal titolo “40 anni per costruire una grande famiglia…un giorno per guardarsi negli occhi”. Presenti oltre al prelato brasiliano,  anche l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi, il vescovo di Termoli Larino Gianfranco De Luca e il responsabile del Movimento diocesano don Giovanni D’Annunzio, mentre un pensiero a tutti i partecipanti è stato fatto arrivare dal vescovo di Teramo-Atri mons. Michele Seccia impossibilitato a partecipare alla giornata del 17.

Una festa a cui ha preso parte tutta la comunità dei Focolari della zona e non solo. Molti dei presenti, poi, negli anni hanno preso parte in questi 40 anni ai campiscuola di una settimana circa organizzati nella Diocesi per ragazzi e giovani dagli 11 ai 19 anni.

Ma facciamo un po’ di storia. Tutto inizia nel settembre 1977 a Tossicia con due giovani sacerdoti Gianfranco e Giovanni che vivono la spiritualità dei Focolari. Arriva il primo caposcuola nello stesso anno a Giulianova (Te) in cui partecipano 40 giovani di 11 parrocchie della diocesi.  Poi sarà la volta di Fabriano, Civitella, Sant’Angelo in Pontano, Prati di Tivo, Termoli e in particolare di Montemonaco che ha continuato ad accogliere i giovani e ragazzi dei campiscuola. E dal 1977 ad oggi i numeri della presenza del Movimento dei focolari è cresciuto in maniera esponenziale in questo angolo di Abruzzo grazie proprio alla presenza della realtà diocesana: 5.000 i giovani passati attraverso i capiscuola;  90 le parrocchie in cui è presente e molti tra consacrati e coppie e ancora tanti i figli delle stesse coppie venute ai campi.

Durante la giornata del 17 dopo la celebrazione mattutina si è passati al pomeriggio con i racconti dei protagonisti. Guido è stato tra i primi 12 giovani coinvolti. Ad oggi è un signore di mezza età con una professione: «L’Ideale mi ha insegnato a fare il medico, mi ha istruito a come pormi nei confronti dei pazienti». Continua Stefano anche lui ormai adulto: «Venne in classe del IV ginnasio don Giovanni e ci comunicò che a Teramo sarebbero venute 12 persone da Tossica. Da lì ho iniziato questo cammino. Condividevamo tutto ed ad oggi ti rendi conto che hai voluto dare la tua gioventù a Dio».

Dice Don Giovanni responsabile del Movimento con una coppia: «C’è certezza che Dio ci ama sempre ed è una storia anche per questi 40 anni. L’altra è che se c’è il Movimento diocesano c’è stato il sì di tanti. Ogni momento è buono per rinnovare il nostro sì».

Gli fa eco l’arcivescovo Petrocchi sullo sguardo presente e passato: «Questo non è solo momento del ricordo, ma della memoria che è un evento abitato da Dio e perciò è eternizzato. Qui c’è memoria perché se incontro di nuovo qualcuno ritrovi quello che si è vissuto insieme intatto. Oggi è la giornata di una memoria grata».

E poi messaggi video, tanti, di chi non è potuto esserci e racconta quegli anni e l’impatto importante che i capiscuola hanno avuto nel proprio cammino spirituale innescando la scintilla d’Eterno. E’ il racconto di Francesca oggi clarissa o di Alessandro, focolarino, in Pakistan da 18 anni. E ancora si leggono le esperienze dei ragazzi e degli educatori che raccontano dello  «scoprirsi madri e padri dei giovani con cui si viene a contatto».

In serata infine un musical su Pietrino Di Natale, gen di Ornano (Te) dei primi tempi morto  inghiottito dalle onde del mare nel 1984. Un ragazzo che ancora oggi continua a ispirare tanti giovani del Movimento diocesano di Teramo-Atri sul dare la vita per Gesù  e l’unità.

Ed è tempo già di un nuovo appuntamento. Si parla  fra10 anni per festeggiare il 50simo. Siamo sul finale di giornata, ma la gioia è piena e trabocca.

Mariagrazia Baroni

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