La famiglia cantiere per l’umanità

Condividi

Al via il 15 ottobre a Pescara la prima tappa del laboratorio di formazione mensile dedicato alle coppie “La famiglia è…”: un’iniziativa dell’Associazione Famiglie nuove di Abruzzo e Molise. Presenti un centinaio di persone che si sono interrogate sul valore del perdono nella coppia con i coniugi Rita e Rino Ventriglia, rispettivamente sessuologa e psicoterapeuta.

Una serie di incontri sulla coppia per scoprire i vari aspetti che compongono la vita a due: empatia, perdono, famiglia d’origine, genitorialità, tenerezza e sessualità, dipendenze, spiritualità, gioco e tempo libero e economia. E’ “La famiglia è…”: il laboratorio di formazione mensile promosso da Associazione Famiglie nuove, diramazione del Movimento dei focolari, di Abruzzo e Molise. Al primo appuntamento svoltosi a Pescara il 15 ottobre un centinaio di partecipanti sono stati guidati alla scoperta di questa risorsa tanto umana quanto riflesso del divino da un’altra coppia, Rita e Rino Ventriglia, rispettivamente sessuologa e psicoterapeuta. Attualmente, inoltre, coniugi Ventriglia sono i componenti di un’equipe di esperti in dinamiche di coppia che sta portando avanti un corso nella cittadella del Movimento dei focolari a Loppiano, denominato “Percorsi di Luce”, rivolto alle coppie in crisi e desiderose di rimettersi in gioco.

Ma qual è l’obiettivo generale  dell’intero progetto “Famiglia è”, ideato a tappe e che si svolgerà tra Pescara, San Salvo e Roseto degli Abruzzi? Promuove la fratellanza universale e la modalità l’hanno spiegata Lorenzo e Sonia Cocchiaro nell’introdurre i lavori al pomeriggio del 15 ottobre: «Il progetto è nato da un gruppo di famiglie che vivono, nell’ottica di un percorso comune, esperienze di condivisione. Inoltre, riteniamo che per vivere un rapporto di coppia più consapevole e libero sia importante conoscere ed esplorare le dinamiche in cui esso si articola». 

Il pomeriggio del 15 coppie sposate da 2 ai 40 anni hanno vissuto anzitutto un’esperienza di conoscenza e condivisione. Sono gli stessi Ventriglia che hanno raccontato la loro esperienza di famiglia che ha conosciuto il termine “crisi”: «Partiamo  dunque dal sentire dal di dentro le ferite che le coppie vivono. Nel tempo abbiamo compreso che non ci si può avvicinare senza farsi del male, perché siamo diversi. Ciò accade in ogni rapporto, tra amici, genitori e figli e naturalmente tra coppie. Per tale ragione il perdono perdono diventa un crocevia al quale arriviamo».

Le riflessioni che ne seguono vanno dal conoscere il perdono da un punto di vista lessicale ed etimologico all’analizzare quali atteggiamenti possono facilitarlo, le condizioni necessarie perché esso  possa avviare il suo corso fino alla comprensione che un momento di crisi, attraverso il perdono, può trasformarsi in un’occasione di crescita. Il perdono, inoltre, che si configura comunque come un processo che coinvolge la persona  in modo completo a livello emotivo, di pensiero e comportamentale è al tempo stesso lo strumento con cui mettiamo un riflettore su ciò che ci ha fatto soffrire  per passare dal “tu” all’”io”.

Ma il perdono, infine, ha una valenza anche verso l’umanità. Lo hanno confermato i Ventriglia: «Il perdono – dicono – è una dimensione a più braccia: braccia che accolgono e raccolgono».  Ed è così che nell’esercitazione, prima singolarmente e poi a due, si è verificato il vissuto della coppia stessa. In un clima di dialogo alcuni dei presenti hanno comunicano le proprie riflessioni: il contributo alla strada intrapresa insieme per rendere il rapporto a due nella coppia sempre più vero nella vita di ogni giorno.

Mariagrazia Baroni

Segui le prossime date e location. Vai al sito www.famiglienuove.wordpress.com

image_pdfimage_print
Condividi

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO