Centro studi Migrantes: avviare processi, conoscere il territorio

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Migrantes – Diocesi di Cagliari

La missione parte dal centro studi Migrantes. Questo è attento al nuovo Dicastero per lo sviluppo umano integrale costituito da papa Francesco lo scorso agosto 2016 e guarda con attenzione alla Fondazione Migrantes della Cei. Sviluppa sul territorio, in rete, iniziative e progetti, precedentemente esaminati e valutati, legge le esigenze locali per dare risposte concrete di incontro e di piena integrazione dei migranti sul territorio. Aiuta a leggere la complessità del fenomeno migratorio che riguarda sia i popoli migranti che gli autoctoni. Aderiscono al centro studi: membri del Movimento dei Focolari, di Comunione e liberazione, di Religions for peace e volontari con competenze specifiche.

Il centro studi avvia processi, coordina e accompagna le iniziative progettuali di conoscenza e di attuazione in corso d’opera o a venire nella diocesi. Una delle attività del centro è stata la creazione del sito della Migrantes (migrantes.diocesidicagliari.it), che viene costantemente aggiornato pubblicando sulla rete tutte le iniziative riguardanti i migranti.

Quartu Sant’Elena ospita e accoglie più di 2.000 immigrati provenienti da Senegal, Romania, Ucraina, Germania, Cina, Marocco, Pakistan, Polonia, Filippine, Brasile, Regno Unito, Federazione Russa, Francia, Niger e Spagna. Di recente è nata una rete che cerca di conoscere e di sviluppare strumenti e soluzioni per l’integrazione, l’accoglienza reciproca e la cultura dell’incontro, per la crescita dei migranti e con i migranti.

Quest’anno è stato improntato all’incontro e alla conoscenza delle diverse realtà presenti sul territorio, per uscire dalla frammentazione e mettere insieme tutte le iniziative e le forze di cui la diocesi dispone. La rete ha avuto dei fruttuosi momenti di vita comunitaria che hanno visto la partecipazione delle varie presenze migratorie provenienti dalle aree della terra più in difficoltà. Si è cercato di valorizzare quanto esiste di edificante nella cultura dei popoli migratori e di sottolineare i punti di contatto effettivi e quelli di incontro con le altre culture. La celebrazione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, nel Gennaio 2017, è stata una grande testimonianza di partecipazione e di reciproca accoglienza.

Aderiscono alla rete: tutte le comunità parrocchiali della forania di Quartu Sant’Elena, la Comunità missionaria di Villaregia, la Società San Vincenzo de’ Paoli, il Movimento dei Focolari, con la sua comunità sul territorio, la Consulta dei giovani della forania di Quartu, l’Assessorato alle politiche sociali del Comune, l’Associazione Arcoiris onlus, l’Aquilone – cooperativa sociale, Starter cooperativa sociale, lo Sprar (Servizio di protezione richiedenti asilo e rifugiati) San Fulgenzio (Caritas), con il Cas (Centro di assistenza straordinaria) (Caritas), il Centro Quattro Mori (Caritas), e i mezzi di comunicazione (Radio Sant’Elena). Una buona accoglienza diffusa sul territorio vuole accompagnare la costruzione duratura di questo cambiamento culturale.

La Migrantes, nella sezione rom e sinti, insieme ai Giovani per un mondo unito, ai “Volontari” del Movimento dei Focolari, alla Caritas, alla Fondazione Anna Ruggiu e ad altre associazioni che si occupano di questa realtà, insieme ai comuni di residenza dei rom e dei sinti, ha dato vita a una rete di accompagnamento per vincere la sfida dell’inclusione nella scuola e nella società. Un primo contatto è stato realizzato grazie al Progetto “A scuola con Ceferino”, che ha visto impegnati giovani volontari del Movimento dei Focolari a sostegno dei bambini rom che frequentano la scuola elementare e quella media del comune di Selargius.

Il progetto è stato molto apprezzato sia dalle famiglie sia dai bambini e ha portato a sviluppare autentiche relazioni di collaborazione, di affetto e di inclusione dei bambini nella scuola e sul territorio, anche coordinati con gli insegnanti. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Migrantes e dalla diocesi di Cagliari.

Su questa scia, il centro studi Migrantes ha proposto la realizzazione di un mini-campus estivo a loro dedicato, volto a rafforzare i legami creati nel corso dell’anno scolastico con gli operatori e a permettere ai bambini di avere un momento ricreativo e formativo in un’atmosfera ludica stimolante e accogliente. Il campus è stato progettato come esperienza-ponte tra l’operato dell’anno scolastico e i nuovi progetti e le nuove idee da attuare per il successivo anno scolastico. Questa è, in realtà, un’azione ben articolata e complessa di inclusione sociale del popolo rom.

Stefano Messina, omi

Leggi l’articolo completo sulla rivista Unità e Carismi n.3/2017

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