Associazione S.F.E.R.A. Onlus – Brescia

Condividi

1. S.F.E.R.A. Onlus  è un’associazione, con finalità sociale e senza scopo di lucro. È stata fondata nel 2011 a Brescia, dove ancora oggi ha la propria sede principale.

L’Associazione è dedicata alla memoria di mons. Gennaro Franceschetti (Provaglio d’Iseo (Bs), 14 giugno 1935 – Fermo, 4 marzo 2005), sacerdote bresciano a lungo a servizio della Diocesi, poi parroco di Manerbio e dal 1997 arcivescovo di Fermo, nelle Marche. Mons. Franceschetti fu espressione di una tradizione ecclesiale, sociale e culturale che ha segnato generazioni di uomini e donne, educata a testimoniare i valori cristiani non solo nella vita personale, ma anche in quella pubblica e civile.Con la sua grande carica umana, intellettuale e spirituale ha orientato persone e istituzioni ad aprirsi ai temi dell’evangelizzazione, della promozione umana e culturale, della solidarietà economica e sociale.

L’Associazione opera, in Italia e all’estero, per favorire Sviluppo, Fraternità, Educazione, Responsabilità e Accoglienza… in una parola SFERA! Partendo da questa missione, le attività dell’associazione si possono raggruppare in due settori:

Carità– È il settore dell’azione concreta. Promuoviamo raccolte di beneficienza e, attraverso il coinvolgimento di volontari, realizziamo progetti di forte impatto sociale a favore di persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico, economico, sociale e familiare. Siamo impegnati sia in Italia che all’estero, conviti che l’interdipendenza planetaria richieda interventi coordinati di carità intelligente e che il benessere possa essere duraturo solo se diffuso. Oggi i nostri sforzi si concentrano sul programma di promozione umana Maison de Paixche stiamo realizzando a Kikwit, nella Repubblica Democratica del Congo.

Educazione– Organizziamo momenti di riflessione, incontri pubblici e lezioni nelle scuole per diffondere la cultura della mondialità, promuovere il dialogo culturale e l’accoglienza, sostenere la cultura del dono in vista della civiltà dell’amore.

2. IL PROGRAMMA MAISON DE PAIX

Il programma Maison de Paixprevede la costruzione di un Centro formativo polifunzionale e di promozione umana nella città di Kikwit, nella Repubblica Democratica del Congo. I vari complessi, integrandosi fra loro, vogliono rispondere alle principali problematiche emerse nei colloqui con la popolazione locale e con i volontari che già operano in zona, a cominciare dalle Suore missionarie Francescane Angeline: l’assistenza sanitaria, la formazione e la promozione umana. Ad oggi sono stati realizzati: la scuola materna, i laboratori, la casa degli operatori e la recinzione intorno al Centro, con i relativi servizi igienici ed energetici. La conclusione del primo lotto dei lavori (settembre 2017) ha consentito di avviare l’attività del Centro, a cominciare dalla coltivazione dei campi e dalle lezioni presso la scuola materna. Il progetto ha un costo complessivo che supera i 2 milioni di euro.

3. IL PROGETTO «IL RISCATTO PARTE DALLA DONNA» – COSTRUZIONE DI UN CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE FEMMINILE

Il progetto «Il riscatto parte dalla donna» si inserisce nel più ampio programma della Maison de Paix (Casa della Pace). Nella fattispecie, si prevede la realizzazione di un Centro di formazione professionale femminile; il suo allestimento con macchinari necessari alla realizzazione di corsi di sartoria; infine l’attivazione dei corsi.

I percorsi formativi saranno di due tipi: un corso di educazione informale, con corsi serali utili a conseguire competenze di base (comunque da certificare rispondendo al diritto di ogni persona di vedere riconosciuti i propri apprendimenti, comunque acquisiti); un corso più strutturato, da articolare in 1-2 anni di formazione professionale.

Infine, al fine di perseguire un’educazione integrale, i laboratori sarà cadenzati da atelierche si focalizzeranno sui seguenti contenuti: il lavoro come diritto dell’uomo; partecipazione dei lavoratori ai processi produttivi; impresa sociale come vettore di sviluppo delle comunità locali; costituzione di associazioni di giovani in piccole unità produttive.

Il progetto prevede la collaborazione specifica dell’Accademia S. Giulia di Brescia e, più in generale, di una trentina di soggetti pubblici e privati coinvolti nella Maison de Paix.

  1. OBIETTIVI

L’obiettivo del progetto è quello di insegnare alle giovani congolese le basi e le tecniche avanzate di sartoria e abbigliamento: l’acquisizione delle basi della sartoria e del modello avverrà attraverso l’esercitazione e l’applicazione pratica durante le lezioni. In seconda battuta, ci si propone di inserirle in attività lavorative. Non si tratta semplicemente di apprendimento di un lavoro ma di trasformare i luoghi designati per apprendere un mestiere in luoghi educativi, di accompagnamento per i giovani, in veri laboratori che aiutino il giovane a transitare nel mondo lavorativo accompagnati da progetti ad hoc, creando nel contempo reti efficaci di protezione e di collaborazione.

  1. STRATEGIA DI INTERVENTO, STRUTTURE E STRUMENTI IMPIEGATI

I motivi della scelta di insediare a Maison de Paix, dei percorsi di sartoria e abbigliamento sono molteplici:

  • il Congo possiede una lunga tradizione nella realizzazione di tessuti esotici, creata da artigiani locali che hanno acquisito una particolare abilità nella decorazione del cotone grezzo;
  • ciò dimostra come i congolesi siano dotati di una grande vitalità creativo-artistica da valorizzare in molti settori;
  • in condizioni di vita disagiate l’aspirazione all’eleganza diventa sfoggio e può configurarsi come spazio di azione, di compensazione e di rifugio.

In quest’ottica, la strategia è di partire da un elemento caratterizzante la realtà locale – quale è, appunto la sartoria artistica congolese – per offrire occasione di riscatto.

Il progetto prevede la creazione di una struttura ad hoc (finanziata solo in parte dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi dell0’8X1000) denominata Centro di formazione professionale femminile. I servizi di contesto (recinzione di sicurezza, alloggi per gli operatori, infrastrutture varie) saranno garantiti dal Centro Maison de Paix, completato nella sua parte essenziale, abitato dalle Suore Francescane Angeline e frequentato dal dicembre 2018.

Quanto agli strumenti impiegati, si partirà con un allestimento minimo ma ben calibrato, grazie all’esperienza dell’Accademia Giulia di Brescia e delle Suore Francescane Angeline, che da decenni sono presenti in loco: macchine da cucire lineari e tagliacuce, carta da pacco leggera, matite, squadre, metri e gessi da sarta, forbici per tessuto e per carta, spilli, aghi, fili, tessuti e scampoli.

Opuscolo SFERA Settembre 2017

Loading

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO