Il nostro augurio di un buon periodo di riposo!

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Ecco quanto ci diceva Chiara Lubich nel luglio del 2003 sulla necessità di fermarsi e su come vivere questi periodi di riposo: 

“Non è facile fermarsi. A volte siamo presi dal vortice del lavoro e delle attività, come in un ingranaggio di cui abbiamo perduto il controllo. La società ci impone spesso un ritmo di vita frenetico: produrre sempre di più, avanzare nella carriera, primeggiare… Non è facile affrontare la solitudine e il silenzio fuori e dentro di noi; eppure sono condizioni necessarie per ascoltare la voce di Dio, per confrontare la nostra vita con la sua Parola, per coltivare e approfondire il rapporto d’amore con lui. Senza questa linfa interiore rischiamo di girare a vuoto e il nostro molto daffare può rimanere infruttuoso. Ecco allora la necessità di periodi, se pur brevi, di riposo fisico e mentale anche per evitare lo stress. A volte ci sembrerà di perdere tempo, eppure anche in questo dobbiamo fidarci dell’invito di Gesù:”Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’”. [. . .] Il miglior riposo è prendersi il tempo per “stare” con Gesù, vivere in grazia, nell’amore, lasciandosi plasmare e guidare dalla sua Parola. Specialmente prima della preghiera, momento privilegiato dello “stare con lui”, è bene staccarsi da tutto, riposare un po’, raccogliersi, entrare nel segreto e nel silenzio della nostra stanza interiore. Non dobbiamo misurare il tempo nella preghiera. Lì più ne perdiamo più ne guadagniamo. Sarà come un tuffarci nell’unione con Dio e troveremo la pace. Potremo così arrivare al colloquio ininterrotto con lui, ad un raccoglimento costante, anche al di là del tempo riservato alla preghiera. È la mia esperienza di tanti anni”.

Chiara Lubich, Parole di Vita, Città Nuova Editrice, pp.693-694

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1 commento

  1. Buonasera.
    Quest’anno,dopo tanti anni,ho avuto la possibilità di partecipare alla Mariapoli tenutasi al Centro della Pace di Benevento dal 23 al 25 luglio.
    È stato un reimmergersi nella parola e nella vita vissuta concretamente nell’amore verso il prossimo.
    Io non riuscivo più a trovare dentro di me la capacità di amare e ho voluto andare in Mariapoli per reimparare ed allenarmi a vivere la carità a fatti.
    Lì mi sono sentita superamata da tutti senza misura a cominciare dalle piccole cose…
    Ad un certo punto mi sono sentita quasi in difficoltà perché non riuscivo a ricambiare tanto amore…
    Quando poi sono tornata a casa,al lavoro,ho cominciato io stessa a dare tutto quell’amore che avevo ricevuto e a costruire rapporti nuovi,diversi improntati all’attenzione per i bisogni degli altri.
    È stato importante fermarsi quei tre giorni in Mariapoli,perché poi ho avuto la possibilità di riflettere e ripartire,ma nella giusta direzione.
    L’esperienza continua…grazie di cuore a tutti!!!

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