ColoriAMO la Città: Cantiere 2018 dei Ragazzi per l’unità di Roma

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La fame nel mondo è stata la protagonista del cantiere che si è tenuto a Roma, quartiere Bravetta, dal 28 giugno al primo luglio 2018, organizzato dai “Ragazzi per l’Unità”.

Il “cantiere” è così chiamato proprio perché ha il compito di accompagnare i ragazzi verso la scoperta dei problemi della società odierna e verso una collaborazione concreta per contribuire alla loro risoluzione. Ma ha anche lo scopo di vivere rapporti di amicizia veri, profondi, di costruire “ponti” tra le culture e le diversità.

Il tutto  scandito quotidianamente in due momenti: il primo è quello della riflessione guidata da esperti nelle materie presentate: ci hanno accompagnato Vincenzo Buonomo, Rettore della pontificia università lateranense, Roberta Cafarotti, direttrice scientifica di Earth Day Italia e Raffaele Natalucci collaboratore della rivista “Città Nuova”. Questi esperti, hanno approfondito assieme ai ragazzi temi quali la crisi ambientale e la guerra ovvero le cause principali della fame nel mondo, problema che la FAO vuole risolvere entro il 2030 attraverso l’obiettivo “Fame Zero”.

L’obiettivo Fame Zero, è il progetto al quale i Ragazzi per l’Unità di tutto il mondo hanno deciso di aderire, percorrendo vari “sentieri” e dove gli adolescenti sono i primi protagonisti nel cercare risposte concrete partendo da loro stessi e dal proprio stile di vita, ad un tema così impegnativo.

Anche una riflessione sulla “cultura del dare”, argomento sul quale ci ha aiutato a riflettere Waris Umer, ha messo in risalto quanto una più profonda cultura della condivisione, sia alla base della risoluzione di tanti problemi con noi stessi e con gli altri.

Il secondo momento che ha scandito le giornate del cantiere è stato più attivo: i ragazzi hanno avuto modo di impegnarsi nel sociale mediante attività presso vari istituti: Istituto Don Calabria, dove hanno servito alla mensa per i poveri; Casa di riposo Ancelle della SS. Trinità nel quale gli ospiti hanno giocato e cantato assieme ai ragazzi; Istituto Don Guanella, dove si sono svolti giochi a squadre con gli ospiti della casa.

L’integrazione è stata protagonista non solo negli istituti visitati, ma anche all’interno del gruppo stesso dei ragazzi dove erano presenti varie religioni e culture; alcuni di essi venivano infatti dalla “Città dei ragazzi” che ospita minorenni non accompagnati immigrati in Italia. Si sono creati dei rapporti nel rispetto delle diverse culture, delle abitudini alimentari, delle lingue differenti. Questo è stato reso possibile anche grazie ai momenti di gioco che hanno avuto luogo nella vicina parrocchia della Natività di Maria, messa a disposizione da p. Stefano. Sono stati organizzati tornei con regole particolari che miravano a favorire i giocatori meno esperti.

Un ringraziamento speciale va alla comunità del Movimento dei Focolari del quartiere Bravetta che ha reso possibile la concreta realizzazione del cantiere attraverso l’organizzazione logistica ed i momenti di gioco quali i tornei sportivi e la caccia al tesoro del giorno 30 giugno. Grazie!

Valeria De Carolis

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