Quello che mi ha insegnato mia figlia

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Quando si entra nel tunnel della depressione, la prima ad essere annientata è la speranza. Non sapevo più godere di nulla. Non avevo più forze per badare alla mia famiglia. Anche gli affetti avevano perso senso.

Frattanto la mia figlia più piccola, con immensa pazienza, mi stava vicina, mi accompagnava in qualche rara passeggiata, mi aiutava a pettinarmi. Sembrava quasi fosse lei, tra noi due, la madre. Fu proprio osservandola che un giorno mi sorpresi a dirle quanto fosse brava ed io fossi orgogliosa di lei.

Iniziò tra noi, parola dopo parola, un colloquio che mi permise di esternare quello che vivevo. Lei stessa mi convinse ad accettare una cura medica. Insomma, divenne il mio punto fermo.

Il giorno in cui le chiesi da dove attingesse quella forza, mi rispose che il suo ragazzo le aveva fatto ritrovare la fede. Davanti a me si aprì un nuovo orizzonte. Ora che sono nonna, tutto il mio tempo libero lo dedico a essere vicina a qualche amica o parente che sta “nel tunnel”. E questo me l’ha insegnato mia figlia.

Da: Il Vangelo del giorno – n.11 Novembre 2018 – Città Nuova Editrice

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