«Straniero e cittadino», seconda edizione del convegno a cura di “Noi siamo con Voi”

Venerdì 23 novembre 2018 presso il Centro Culturale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, in corso Bramante 58 a Torino, il comitato interconfessionale “Noi siamo con Voi”, in sintonia con i principi morali e religiosi che sin dalla sua costituzione uniscono i suoi membri, ha organizzato la seconda edizione del convegno internazionale «Straniero e cittadino».

L’edizione 2018 aveva l’obiettivo di permettere al pubblico di ascoltare non relazioni di esperti ma testimonianze dirette del vissuto quotidiano di concittadini provenienti da diverse parti del mondo. I relatori sono stati invitati a dire in positivo ed in negativo la loro visione della città di Torino, che cosa si attendono e che cosa possono dare, fin dove è possibile oggi renderla ‘nostra’.

Un confronto di esperienze che ha consentito a ciascuno di formarsi opinioni e idee per combattere pregiudizio, discriminazione e considerare “l’altro” come uno di noi e non un antagonista.

In un clima di fraternità, dopo i saluti e l’incoraggiamento di Nino Boetti, presidente del Consiglio Regionale e del Comitato dei Diritti Umani, la nipote di Nelson Mandela (di passaggio a Torino con la sua Fondazione) ha tracciato la figura del nonno (da pastore di un villaggio a simbolo del riscatto pagato con 25 anni di carcere, a presidente di una nazione e costruttore di perdono, di pace sociale).

A seguire 8 migranti, provenienti da diversi paesi, hanno raccontato la loro migrazione, il loro inserimento nella società piemontese e il loro contributo alla società torinese. Cinesi, africani, magrebini, peruviani, marocchini di seconda generazione, bengalesi, …

Un giovane imprenditore bengalese arrivato a Torino dopo 6 mesi di cammino attraverso la Russia, Cekia, Austria ha raccontato la sua esperienza lavorativa: da lavapiatti nel giro di un anno a gestore del locale dove lavorava,  risanamento delle finanze e nel giro di 4 anni l’acquisito di altri tre locali dando lavoro a 25 italiani e alcuni migranti. 

Un convegno ricco di suggestioni e indicazioni operative, ma soprattutto tanta speranza nelle circa 200 persone presenti alla serata.