Era la vigilia di Natale di molti anni fa. Giuseppina ed io eravamo sposati da un anno, e non avevamo ancora completato gli studi all’università. Avevamo pagato entrambi le tasse scolastiche entro la data stabilita, pagato anche l’affitto di casa… e alla ne eravamo rimasti senza soldi!
Ci chiedevamo come sarebbero stati la vigilia e il giorno di Natale senza poter festeggiare. Poi uno sguardo d’intesa e, raccolti in preghiera, chiedemmo in nome di Gesù con totale fiducia nel Padre, certi che non saremmo stati abbandonati.
Non tardò molto che bussò alla porta un’amica di mia moglie. Veniva a informarci: «Hanno chiuso un negozio di scarpe e le danno per niente; se volete, potete andare a prenderle e venderle al mercato dell’usato». Era la risposta della Provvidenza!
Raccolte diverse paia di scarpe in due borsoni, andammo subito dove ci aveva indirizzati l’amica. Il ricavato delle vendita risultò quanto occorreva per festeggiare serenamente il Natale con tanta gratitudine verso le “sorprese” di Dio.
Waris – Italia
Da: Il Vangelo del giorno – Dicembre 2018 – Città Nuova Editrice