Dio c’è in tutti!

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In ospedale il mio compagno di stanza era un manovale e, nella conversazione, entrava in argomenti un po’ grossolani e poco convenienti, che in seguito ha cercato di evitare, pur non avendogli io detto niente. Mi sono chiesto: Dio ama più me o lui? No, Dio ama lui come me, Gesù ha dato la vita per me come per lui.

Ho cercato allora un rapporto che lui gradiva, su tutto ciò che non era contro Dio e ho scoperto in lui doni di Dio, di cui egli non si rendeva conto. Era molto più generoso di me, sia nei miei confronti che degli altri, cercando di far qualcosa per chi soffriva di più, dividendo tutto ciò che gli portavano di viveri, giornali, ecc.

Ho creduto che Dio c’è in tutti, anche se non si manifesta in forma religiosa, ma in maniera esistenziale. Il mio compagno non si preoccupava di cambiarmi sul piano delle idee o di convertirmi; lui mi voleva bene e me lo dimostrava dandomi tutto quello che aveva. Vedeva che facevo la Comunione tutte le mattine, eppure mi trattava come uno delle sue stesse idee, un amico.

Da “Il Vangelo del giorno” n.8 – Agosto 2018 p.150

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