In occasione della ricorrenza del 32° anniversario dell’Incontro Interreligioso di Assisi, il 2 dicembre 2018, a Catania presso il Teatro dell’Istituto San Filippo Neri, la Consulta delle Aggregazioni laicali , l’Ufficio per la Pastorale delle migrazioni e il Coordinamento delle Religioni in Dialogo hanno programmato e realizzato un evento unitario di testimonianza e preghiera interreligiosa in continuità con quanto già vissuto due anni prima in città in occasione del trentesimo anniversario .
“Quest’occasione – affermano Donata e Pippo Amore, incaricati del Dialogo interreligioso del Movimento dei Focolari nel territorio – ha permesso di condividere spazi di fraternità concreta, di ascolto e conoscenza reciproci per essere, in questo particolare momento storico, segno tangibile della cultura dell’incontro , dell’accoglienza e dell’inclusione. L’ abbiamo voluta e costruita insieme anche con i rappresentanti di altre religioni con i quali da alcuni anni facciamo una concreta esperienza di dialogo volta a vivere e ad affermare i principi della fraternità universale e della pace”.
Un momento di preghiera e di condivisione a cui ciascuno ha contribuito secondo il proprio credo e le proprie tradizioni. Il titolo “Le nuove Frontiere del convivere , quali strade?” è l’espressione di un’esigenza comune che tutti sentono e che hanno voluto rendere visibile attraverso momenti di preghiera, riflessioni, canti , danze e recitazioni.
Maria Carmen e Marcello Sambataro della comunità locale del Movimento dei Focolari , così scrivono: “E’ stato molto bello partecipare all’incontro che si è tenuto domenica scorsa. Una pluralità, una ricchezza, una risorsa per la città! Importante l’intenzione di continuare a lavorare insieme nel rispetto della propria identità! Si respirava un clima di famiglia”.
A conclusione è stata letta e consegnata a tutti i partecipanti La preghiera non semplice (una rivisitazione contestualizzata nella realtà di oggi della “Preghiera semplice” di San Francesco) con l’ impegno da parte di tutti di costruire l’unità e seminare la speranza per la realizzazione della civiltà della Pace.