“Giornata Mondiale di Preghiera”: dalla Slovenia a Scoglitti, iniziativa ecumenica delle donne

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Scoglitti ha ospitato la “Giornata Mondiale di Preghiera”, celebrazione liturgica promossa da donne di diverse confessioni religiose.

La Giornata Mondiale di Preghiera, le cui radici risiedono alla fine dell’Ottocento ma celebrata per la prima volta in America nel 1927, è il movimento ecumenico laico internazionale più grande del mondo e viene celebrata in circa 170 paesi ogni anno il primo venerdì di marzo. La GMP è organizzata con la presenza di donne cristiane di varie confessioni che preparano e festeggiano questa giornata insieme. La liturgia viene proposta ogni anno da un comitato ecumenico di donne di un paese diverso: questo permette anche di conoscerne le usanze e la cultura.  La celebrazione nella diocesi di Ragusa è stata organizzata da un gruppo di donne che, negli ultimi anni, hanno lavorato per costruire “ponti” tra le diverse confessioni cristiane, imparando a conoscersi, a stimarsi, ad amarsi, a camminare insieme.

L’iniziativa è approdata in Sicilia 25 anni fa, grazie ad Annette Schittenhelm-Gauss, moglie del pastore Gebhardt Gauss che, per alcuni anni, guidò la Chiesa Luterana in Sicilia. A Scoglitti, l’iniziativa è stata sostenuta da Gisela Salomon, della Chiesa Luterana, da Carmela Vespertino e Francesca Spitale, della Chiesa Pentecostale, da alcune donne della parrocchia e del Movimento dei Focolari. L’accoglienza del nuovo parroco, don Robert Dynerowicz, sacerdote polacco da 23 anni in Sicilia, ha accresciuto il clima di gioia e di condivisione.

Quest’anno la liturgia è stata preparata dalle donne della Slovenia, paese con cui la Polonia ha condiviso l’oppressione del regime comunista. Il tema di quest’anno era “Venite, è tutto pronto” (Lc 14,15-24). Simbolicamente, erano state allestite in chiesa due tavole: una con degli oggetti tipici e dei prodotti sloveni come il miele e il sale, e una tavola elegantemente apparecchiata con una candela accesa.

Francesca Spitale, della Chiesa Pentecostale di Scoglitti, ha presentato l’iniziativa ed il paese che la preparato la liturgia del 2019, la Slovenia: stato indipendente dal 1991, piccolo (appena due milioni di abitanti), con profonde tradizioni. Tra le produzioni di rilievo il vino ed il preziosissimo “tombolo”. «La Giornata Mondiale di Preghiera in Slovenia è stata celebrata per la prima volta nel 2001 – ha detto –  il comitato è stato fondato nel 2003 ed ha costituito una rete con grande impegno così che oggi si celebra la Gmp in sei diverse regioni del Paese».

Un importante momento è la colletta, un atto di concreta solidarietà. Quest’anno finanzierà un progetto rivolto alle donne vittime della tratta che hanno vissuto esperienze di prostituzione coatta, in Slovenia. Saranno offerte cure mediche, consulenza psicosociale, corsi di formazione professionale come parrucchiera, sarta e aiutate a richiedere un permesso di soggiorno di lungo periodo.

Il garofano rosso, uno dei simboli della giornata, è stato distribuito a tutte le donne presenti. Il fiore ha un forte valore simbolico per le donne slovene, è un fiore che cresce anche nel freddo, veniva regalato alle donne l’8 marzo, ma era anche uno dei simboli del socialismo.

Un momento molto toccante, quello musicale, era affidato al coro della parrocchia ospitante, a un cantante e un musicista della chiesa pentecostale e a Christiane Bader, violinista tedesca luterana che vive a Santa Croce Camerina. Christiane Bader ha tradotto in italiano dei canti della Slovenia e li ha proposti ed eseguiti durante la celebrazione. Christiane ripete questa iniziativa ogni anno, con i canti della nazione che, di volta in volta, prepara la liturgia: è la “nota” in più che caratterizza la celebrazione che si svolge, ogni anno, nella zona di Ragusa.

La GMP è un modo geniale di lavorare nella comunità: un momento di vita autentica, di responsabilità delle donne nella comunità, sia sotto il punto di vista spirituale e ecumenico, ma anche globale, personale e generazionale. La liturgia, spesso, viene adattata anche per i più piccoli.

«Il modo in cui le donne vivono questi momenti con le altre chiese, in grande amicizia – afferma Gisela Salomon, luterana – viene (ancora) spesso sottovalutato dai teologi e dai sacerdoti, mentre contribuiscono molto alla reciproca conoscenza e alla convivenza pacifica tra le chiese. È molto importante anche l’aspetto solidale e le centinaia di progetti che vengono portati avanti a favore di donne e bambine in tutto il mondo: con i soldi della colletta, puntiamo i riflettori su tante situazioni di bisogno». Poi aggiunge: «Da più di due decenni prepariamo questo momento nella Diocesi di Ragusa. Ora è arrivato il momento di un cambio generazionale, affidando questa esperienza alle giovani donne. Ne vale veramente la pena: questa Giornata di preghiera deve essere sempre più diffusa!»

Per Gianna Ruggieri Iaquez «aver potuto ospitare questa giornata a Scoglitti è stato un dono. Tante persone e gruppi hanno aderito, anche di altre città. La nota più bella è stata la gioia, presenti in tutte. La città è un’esperienza che viviamo insieme ad altre donne in varie città d’Italia».

«Sono passati 25 anni da quando abbiamo avviato questa esperienza – ha aggiunto Cettina Zafarana – e abbiamo visto che l’”ecumenismo di popolo” ha dato dei frutti che ci consentono di continuare. È un’esperienza che, anno dopo anno, consolida sempre di più la fraternità vera tra noi ed il dialogo “della vita”».

Whatsapp ha permesso fitti collegamenti in tutta Italia; sono così arrivate tante foto da Genova, Milano, Parma, Firenze, Reggio Calabria, Palermo, quasi una rete di preghiera dispiegata su tutto il paese ed unita, idealmente, con le donne di tante altre nazioni nel mondo.

Francesca Cabibbo

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