L’edicola della felicità

Dopo la morte di mia sorella ho rilevato l’edicola che gestiva. Non era il mio sogno fare l’edicolante, ma la vivo come un’occasione per amare chi viene ad acquistare da me: spesso, gente che ha bisogno di scambiare due parole, talora sui fatti stessi riportati sui giornali.

La mia edicola ora è diventata un luogo di condivisione e, direi, di umanità. Accanto ad essa ho creato anche un piccolo spazio con un tavolo e delle sedie. Con il bel tempo c’è chi si sofferma non solo a leggere ma a parlare. Qualcuno mi ha proposto di mettere, al posto di “Giornali”, la scritta: “Edicola della felicità”.

(tratto da Il Vangelo del Giorno, Città Nuova, anno V, n.3, maggio-giugno 2019)