Percorsi pastorali: passaggio dall’io al noi

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Una insolita e gioiosa animazione riempie il cortile del Centro di spiritualità “Vinea Mea” a Loppiano:  è infatti iniziata domenica 30 giugno la Scuola per Operatori Pastorali promossa dal Centro Evangelii Gaudium e dal Movimento dei Focolari Italia. I partecipanti provengono dalle diverse regioni italiane e rappresentano un bello spaccato del Popolo di Dio: giovani, sacerdoti e diaconi, sposati, catechisti e operatori pastorali laici, religiose e seminaristi, persone “appassionate” della Chiesa e spese nel costruire le comunità cristiane locali.

Da subito, tra tutti un clima bello di reciproca accoglienza e apertura, il desiderio di mettersi in gioco nella comunione e di sperimentare relazioni autentiche. Lo si legge sui volti di ognuno, lo si sperimenta ad ogni intervallo, mentre si prepara la colazione per gli altri corsisti, mentre ci si accompagna lungo le strade della cittadella.

La Scuola si propone di essere in ogni suo momento “luogo” in cui sperimentare l’azione dello Spirito, la passione dell’impegno a costruire rapporti comunionali e la libertà che scaturiscono dalla vita del Vangelo, con l’apertura a lasciarsi “sorprendere” da ciò che si comporra’ col contributo di ognuno.

La prima mattina Gerard Rosse’, Docente di Sophia, esegeta esperto del Nuovo Testamento con la sua relazione “Io – l’altro – Dio”,ha posto le basi della Scrittura al Corso, aiutando a riscoprire che “Chi ama il prossimo ama Dio e chi ama Dio ama il prossimo”. A partire dai testi biblici Gerard ha infatti affermato che “l’unione con Dio e la comunione fraterna, sono inseparabili in Gesù Crocifisso e Risorto”.

Nel pomeriggio il Cardinale dell’Aquila mons.Pino Petrocchi è intervenuto con grande Sapienza e incisività con il tema: “Essere protagonisti della vita delle Parrocchie e delle Diocesi”. Emblematiche le sue espressioni sulla necessità di “attivare cantieri sinodali”,  cioè cantieri di esercizio concreto della sinodalita’ perché le nostre comunità ecclesiali necessitano di “fisioterapia comunionali”.

Richiamando ognuno dei presenti a partire dalla contemplazione delle dinamiche della vita trinitaria per generare e attuare nelle comunità, processi di comunione, il Cardinal Petrocchi ha affermato: “Come dalla reciprocità tra Padre e Figlio scaturisce lo Spirito Santo, così i cristiani devono sperimentare che l’amore è darsi, acaccogliere e ridonarsi. Ed ecco il ‘novum’: nel NOI c’è qualcosa in più, un ‘oltre’, la semplice somma delle parti.” Ha poi proseguito: “Non c’è comunione senza le 3 P: Parola, Pasqua, Pentecoste”.

Nel pomeriggio il laboratorio all’aperto con giochi di relazione e di costruzione dei team hanno  coinvolto i partecipanti alla Scuola in esercitazioni alla scoperta che: “solo insieme si può!”

Il secondo giorno si è aperto con le attività di laboratorio sulle dinamiche di gruppo che possono aiutare ad arricchirsi nella pluralità delle esperienze e dei gruppi ecclesiali. Insieme si è riscoperto che il contenuto è nel metodo: ascoltarsi, uscire da sé verso l’altro, trovare la “Luce del NOI”.

La relazione lucidissima di don Alessandro Clemenzia nel pomeriggio ha illuminato con una nuova  comprensione che il passaggio dall’IO al NOI, è la rottura di una unità interna che genera l’apertura, l’uscire, per ritrovare Cristo dove sta, cioè fuori, oltre le mura dove è stato Crocifisso. Questo genera la dimensione missionaria della Chiesa, l’andare verso quel mondo che dà alla Chiesa il senso del suo esistere.

Vivissima tra noi la presenza di don Mario Benedini, grande sostenitore e costruttore del Corso, che ci ha lasciati pochi mesi fa per il Paradiso. …

Patrizia Bertoncello

foto di Francesca Zitoli

Vedi anche: http://www.focolaritalia.it/2019/07/04/come-trasmettere-il-vangelo-in-unepoca-di-cambiamento-mistica-del-noi-e-cultura-del-dialogo/

http://www.focolaritalia.it/2019/07/06/popolo-di-dio-in-uscita/

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