“Sono sorpreso e curioso. Ieri ho visto come il rumore di alcuni tamburi può diventare ritmo e musica. Oggi non so cosa aspettarmi eppure so che quella di stasera sarà una profonda esperienza spirituale, perché con la musica si fa sempre un’esperienza spirituale”. A pronunciare queste parole è il vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D’Ercole. Sul palco dopo pochi minuti entreranno in scena le artiste del Gen Verde con uno spettacolo acustico. Quasi due ore di musica e danza che spaziano dal ritmo latino americano ad una dolce ninna nanna per ricordare tutte le persone che perdono la vita nelle acque del Mediterraneo.
Quello di Ascoli Piceno potrebbe essere uno dei tanti concerti del Gen Verde. La differenza questa volta la fa il pubblico con un ascolto attento e profondo. “Tutto merito del rapporto costruito ieri durante i workshop”, spiega l’artista coreana Beatrice facendo riferimento all’attività svolta il giorno precedente con i giovani del Movimento diocesano della città marchigiana.
E infatti oltre 100 giovani hanno avuto modo di conoscere e lavorare per un giorno intero con il GenVerde: un’occasione speciale per esprimere la propria creatività e i propri talenti e in alcuni casi scoprirne anche dei nuovi. Un solo giorno eppure eccezionale il lavoro finale presentato nella parrocchia Santi Simone e Giuda. I laboratori di danza, canto, teatro e percussione hanno permesso di vivere in prima persona una delle esperienze più forti che vive il Gen Verde e che ha tramutato inmusica con la canzone “Io credo nel noi”.
E questa è stata la grande sfida lanciata al mattino spronando i ragazzi presenti a non fermarsi dinanzi alle difficoltà che avrebbero incontrato durante la giornata, ma credendo profondamente che la performance finale sarà frutto di una squadra, di un gruppo dove tutti insieme, ognuno col proprio talento, si arriva a fare goal.
E sembra che la partita col Gen Verde sia stata assolutamente vincente. Entusiasta Dina Amici, presidente della cooperativa Melograno che ha promosso la presenza Gen Verde ad Ascoli: “il nostro obbiettivo è cercare di offrire un luogo e uno spazio ai tanti giovani della nostra città che spesso non sanno dove andare e cosa fare. Ci sembra che l’arte sia lo strumento per eccellenza per veicolare messaggi positivi da indirizzare ai tanti adolescenti in difficoltà nel nostro territorio e per questo abbiamo pensato che un valido contributo alla nostra proposta educativa potesse arrivare dal lavoro svolto assieme al Gen Verde”.
A sostenere questo progetto con entusiasmo e laboriosità anche i tanti giovani e non del Movimento diocesano di Ascoli che promuovono nel loro agire quotidiano esperienze di fraternità in parrocchia e in tutta la società civile.
Il concerto termina, le luci si spengono e resta stampata una realtà: la fraternità universale è possibile. Come sostiene monsignor D’Ercole la musica ha permesso a tutti di fare una profonda esperienza spirituale. Le aspettative allora non sono state deluse, anzi. Ora c’è solo da portare questa esperienza nella realtà di tutti i giorni, anche quando l’entusiasmo sarà scemato.
Tiziana Nicastro
Creare relazioni in cui si fa esperienza di dono : dare e ricevere e’ fonte di gioia e continua autoconoscenza generativa di creatività. Grazie alla proposta del GEN VERDE che fa TOCCARE la BELLEZZA del NOI!!!