Ad Ancona un gruppo di giovani in azione per i più bisognosi
“Eravamo 4 amici al bar”, dice così la canzone di Gino Paoli. L’intento di quei ragazzi era “cambiare il mondo”. Oggi a distanza di quasi 30 anni sono tanti i giovani e ragazzi che provano a cambiare il mondo mettendo in azione mani, mente e cuore. E’ il caso di liceali e universitari che ad Ancona si ritrovano un martedì sera al mese. Appuntamento alle 19 puntuali. Nulla a che fare con momenti di riflessione, qui si tratta di adoperarsi in prima persona per la propria città, per la propria gente.
Ed eccoci allora nella cucina della parrocchia di San Giuseppe Moscati nella periferia del capoluogo marchigiano: c’è chi mette l’acqua sul fuoco, chi apre i pacchi di pasta, chi prepara il sugo, chi il te, chi conta le porzioni da preparare. “Ci ritroviamo per cucinare della pasta per i più bisognosi – spiega Eleonora, una giovane studentessa di medicina; tante volte ci domandiamo cosa possiamo fare per chi è in necessità… questo vuol essere un piccolo contributo, eppure per noi è importante ricordarci che concretamente dipende da noi il cambiamento che vogliamo vivere nella nostra società”.
Il clima è gioioso: si scherza, si parla degli esami da affrontare, si sognano grandi progetti e iniziative; tutto con la semplicità di una famiglia dove l’ultimo arrivato è importante e protagonista quanto il veterano del gruppo.
“Siamo pochi – racconta Edoardo, anche lui studente universitario –, meno di una decina ma per noi non è importante; questo appuntamento è fisso e chi può e vuole viene con noi”. L’obbiettivo è preparare circa 50 porzioni di pasta che poi verranno distribuite dalle 20 in poi ai più bisognosi che dormono lungo i porticati di Ancona o sui marciapiedi. Si cercano, si scambia qualche battuta ma soprattutto ci si assicura che abbiano un pasto caldo e una bevanda calda.
“Tutto è nato dal cercare risposte alle sfide di oggi – spiega Ornella del Movimento dei Focolari. Ci siamo resi conto che abbiamo spesso buone intenzioni ma non le mettiamo in pratica e deleghiamo alle istituzioni o alle associazioni quello che possiamo fare anche come gruppo di amici. Questa idea oramai è un’iniziativa concreta che va avanti da alcuni anni e siamo contenti che i protagonisti siano i giovani che davvero vogliono cambiare il mondo”.
Il freddo inizia a farsi sentire e questo piccolo contributo, anche se non risolve i problemi, riscalda i cuori… di chi dona e di chi riceve.
Tiziana Nicastro