Quando nostro figlio ci annunciò la proposta, fattagli dal parroco, di entrare in seminario, rimanemmo sgomenti, non tanto per la scelta in sé, ma perché vedevamo anche le sue fragilità e temevamo una certa fuga dalle responsabilità.
Iniziò, tra noi e con gli altri figli, un dialogo nuovo. Anche loro cominciarono a chiedersi cosa significava fare una scelta così seria. Una sera invitammo a cena il parroco. Lo scambio avuto fu a tal punto costruttivo che lui ci propose di raccontare anche ad altri quanto era maturato nella nostra famiglia.
Oggi siamo un gruppo, anche con specialisti, che organizza serate sulla vocazione a cui partecipano in tanti.
(Tratto da il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno V, n.6, novembre-dicembre 2019)