In questo periodo segnato dall’emergenza Coronavirus, facciamo circolare delle buone pratiche di fraternità che si vivono quotidianamente.
Il momento difficile che stiamo vivendo ci obbliga a delle rinunzie, ma non ci impedisce di trovare il modo per fare arrivare il nostro amore.
Ho una sorella disabile che vive in una struttura. So bene che l’unica cosa che le da gioia è la mia visita del sabato, ma da due settimane le visite sono state sospese per il pericolo del contagio. Mi rattristava il pensare che si potesse sentire sola e forse abbandonata, ma con gli educatori ci è venuta l’idea di una videochiamata. Mia sorella non parla, ma, quando mi ha visto, la gioia traspariva dal suo sguardo! E poi ha voluto baciarmi dando un bacio al telefonino! Mi sentivo felice anch’io.
Caterina