Da una settimana, pur non essendo obbligati dalla legge, le nostre due barche, in accordo coi marinai, si sono fermate per fare 14 giorni di autoquarantena responsabile, perché ognuno ha scelto di pensare al bene dell’altro. È per me commovente vedere i ragazzi, coi quali ci vediamo con whatsapp tutti i giorni, continuare a fare questi sacrifici. Sono tutti giovani, ed è per loro un po’ più difficile.
Da domani mattina, insieme alla cooperativa dei pescatori, sotto la direttiva della protezione civile cominceremo a distribuire il pesce che le barche in attività lasceranno, in quei luoghi individuati dagli assistenti sociali e la protezione civile, “luoghi sensibili”, case di riposo per anziani, famiglie ecc… Pagherà solamente chi potrà permetterselo. Per me, anche se devo vincere il timore di scendere “in campo”, è bello vedere come cresce la solidarietà in un momento difficile come questo. Insieme ce la faremo.
Maurizio Cialotti, Cesenatico