Alcuni giovani per un mondo unito di Palermo hanno deciso di spendersi concretamente a favore dei detenuti di un Istituto penitenziario durante questo periodo di pandemia.
“C’erano in gioco tante idee, ma molte di queste sembravano poco realizzabili a causa delle restrizioni dovute alla quarantena. Nel mese di maggio siamo venuti a conoscenza che erano state sospese tutte le attività di volontariato presso uno degli Istituti penitenziari di Palermo e, di conseguenza, molti detenuti, soprattutto i più poveri e gli stranieri, che non avevano una famiglia di supporto all’esterno, si sono ritrovati privi di alcuni beni di prima necessità. Sembrava quella l’opportunità che stavamo cercando: poter aiutare concretamente gli ultimi della città. Così ci siamo fatti carico di raccogliere le necessità e le esigenze dei detenuti e diffondere la partecipazione all’iniziativa all’intera comunità di Palermo.
La risposta è stata immediata e sono tante le esperienze che si possono raccontare. Un gruppetto di persone, ad esempio, ha deciso di donare dei soldi per acquistare indumenti e al momento dell’acquisto proprio quel giorno ha potuto usufruire di un grosso sconto. Così si sono potute acquistare molte più cose del previsto.Una persona, non potendo andare fisicamente a fare la spesa, ha donato dei soldi proprio qualche giorno prima della consegna, provvidenza che ha permesso di acquistare tutto ciò che ancora mancava (asciugamani, accappatoi, pigiami..). E ancora: alcune famiglie hanno rinunciato al rimborso della quota prevista per l’evento del Primo Maggio, saltato a causa della pandemia e l’hanno donata a favore dei detenuti. Alla fine, il materiale raccolto è stato tantissimo, con centinaia di prodotti per l’igiene e diversi indumenti, la maggior parte dei quali, nuovi.
Dopo poco meno di un mese dall’inizio della raccolta abbiamo potuto consegnare i prodotti acquistati durante una breve visita al carcere e così abbiamo avuto anche l’opportunità di conoscere una realtà totalmente nuova, alcuni detenuti, la direttrice del carcere, il cappellano. Qualcuno ricordava anche con affetto il concerto che il Gen Rosso tenne per i detenuti in occasione della venuta di Chiara Lubich a Palermo circa nel 1998.
La direttrice ci ha inviato una lettera di ringraziamento esprimendo “particolare apprezzamento per lo spirito che vi anima e per la vicinanza mostrata per il mondo penitenziario”, auspicando di proseguire nella collaborazione. Si vuole da adesso continuare con quest’azione, promuovendo un’altra raccolta a fine estate, decisi a costruire il mondo unito a partire dalla città, valorizzando ogni idea, crescendo nel rapporto tra tutti nella comunità”.
Giovani per un mondo unito – Palermo
Bellissima questa idea di aiuto concreto per i detenuti delle carceri di Palermo da parte dei giovani della comunità locale della città.
Bravissimi, ragazzi! Un gesto concreto di aiuto da continuare.
Bellissimo! Coraggio, e avanti cosi!
Grazie ragazzi….un mondo nuovo c’è già!