Anelli di una catena

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Punti di vista n. 58

Il profeta Ezechiele ammonisce i pastori, anzi, i cattivi pastori che non hanno “reso forti le pecore deboli”. Queste parole, riascoltate di recente, ci hanno richiamato alla responsabilità che abbiamo verso i più deboli, e verso i più piccoli.

Siamo pezzi unici, realmente indispensabili gli uni agli altri: se viene meno la responsabilità di qualcuno è come un anello di una catena che si spezza, e chi ci è affidato – direttamente o indirettamente – ne soffre o addirittura soccombe.

Vale per gli adulti, come per i più giovani. Nella nuova fase della pandemia ci siamo forse adagiati. Queste vacanze hanno dimostrato che siamo stati un po’ superficiali, ma anche che siamo essere umani e abbiamo bisogno di evadere da certi schemi.

Possiamo considerare quanto accaduto – l’aumento dei contagi, i tira e molla di responsabilità, le incomprensioni, le chiusure – come una lezione che ci può servire per riprendere in considerazione proprio la responsabilità che abbiamo gli uni verso gli altri. Un passo verso quel sentirci fratelli che ci porta a pensare all’altro oltre che a noi stessi. 

 

Rosalba Poli e Andrea Goller

Responsabili del Movimento dei Focolari in Italia

Fonte: Rivista Città Nuova n. 9/2020 pag. 49

 

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