Dal terrazzo: i vicini più vicini

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Ho la fortuna di abitare in una casa che ha il terrazzo che gira tutto intorno su due stradine chiuse.

Il primo che posso salutare alle 7:15 è Cristian il quale esce dal suo cancello manovra perfetta e con due colpi riesce a partire. Lo aspetta anche oggi una giornata impegnativa è un uomo coraggioso e forte che non si lascia vincere dalle difficoltà.
Prima delle 8 esce Adriana con i suoi 2 borsoni di biancheria; donna giovanile, decisa  ringrazia Dio per ogni giorno che ha la possibilità di vivere.

Tornando da messa incrocio Elsa che si capisce sta andando al lavoro; il suo sorriso è un bell’augurio per una buona giornata. Quand’ecco che improvvisamente esce Emanuele: la mamma è già pronta con la macchina, motore acceso e via anche oggi sarà un giorno di scuola in presenza dato che fa le medie.

Sul terrazzo a fianco se c’è il sole, Elisabetta fa prendere un po’ di calore ai suoi vestiti è così un buon motivo per salutarci, dirci come va, le ultime sulla salute e anche la voglia di riprendere a fare passeggiate.

 

 

 

 

 

 

Ad un tratto si sentono voci di bambini, affacciandomi dall’altra parte della casa posso vederli che giocano e lì saluto Pietro che ha sei anni, sentendo la mia voce chiede “ndo stà” poi vedendomi mi sorride. Lì vicino c’è il nonno Giancarlo impegnato  nel suo giardino  a mettere piante, cambiare la terra, trova sempre qualcosa da fare, mentre Patrizia la moglie con la carrozzina con dentro Edoardo passeggia il nipotino di appena sei mesi che non vede l’ora anche lui di stare all’aria aperta.

È di dovere scambiare qualche parola e magari dirci anche di aver visto il film suggeritogli la sera prima. Se poi si sentono dei rumori è senz’altro Pasquale, uomo di più di 80 anni, ancora in piena attività, mi dice che  il miglior modo per passare il tempo è il lavoro.La sua vita è stata molto intensa, da ragazzo è stato portato in un campo di concentramento ma è riuscito a salvarsi. E ora ringrazia Dio di ogni giorno che gli è dato da vivere e lo fa fruttare molto bene.

Durante la merenda di metà mattinata posso notare Bice, anzi magari prima vedo il cane Totò che è un compagno fedele di ogni passo che fa la padrona.Bice è sempre molto accogliente e si sta volentieri in compagnia di lei.

Da qualche giorno passa una carrozzina elettrica; è quella di Enzo al quale gli hanno amputato una gamba. Non si chiude in casa anzi. È contento di iniziare questa conversazione che poi continuerà al bar con gli amici
C’è uno sguardo che ogni tanto guarda in sù dalla strada, occhi gialli e un mantello di pelo nerissimo. Subito arriva a fargli compagnia un altro gattino che ha capito che dal balcone può arrivare qualcosa e lo sguardo è così insistente che non si può fare a meno di fargli arrivare una leccornia. Si scatena una lotta per accaparrarsi quanto arriva e di solito è la gatta madre che è più accorta e veloce a prendere il boccone

E poi Bruna, Letizia, Arianna, Nicoletta e ancora Gino e la lista potrebbe continuare, non c’è proprio modo di annoiarsi avendo un terrazzo.

A qualcuno potrebbe venire la domanda se non faccio altro nella giornata. Me lo domando anch’io ma poi mi accorgo che sono brevi ma intensi saluti che danno vita spero non solo a me…

Francesco Lazzoni – Pescara

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