Sono un tipo razionalista, forse anche troppo. Al lavoro si è presentata una situazione che metteva in evidenza errori fatti e anche una strana concorrenza fra i dipendenti. Avrei avuto subito i suggerimenti da dare, anche citando i regolamenti della ditta. Ma mi è venuta in mente una frase letta da qualche parte, forse uno slogan pubblicitario: «Col cuore si vince!».
Ho cominciato ad ascoltare “col cuore” ciascuno dei protagonisti e, lentamente, sono emersi elementi personali che spiegavano certi processi nell’agire.
Dopo qualche ora e una pausa caffè, abbiamo ripreso l’argomento. Avevo l’impressione che l’amichevole conversazione iniziata fosse la garanzia della riuscita. Un collega molto credente aveva accennato all’insistenza di papa Francesco sul discernimento per arrivare alla verità.
Pur non essendo credente, posso dire che quell’agire insieme mi ha spalancato un altro modo di procedere. Certamente ci vuole la testa, ma dopo aver usato il cuore.
(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VII, n. 1, gennaio-febbraio 2021)