Pellegrini di speranza. Il Giubileo 2025 per costruire un mondo migliore

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Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, interviene alla presentazione in Vaticano del logo del prossimo Anno Santo e sottolinea che le vicende più recenti invitano a tenere fisso lo sguardo sulla virtù della speranza. Monsignor Rino Fisichella: il 2023 dedicato al Concilio Vaticano II e il 2024 alla preghiera prepareranno i pellegrini.
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I due anni di preparazione al Giubileo

Papa Francesco ha chiesto che i due anni precedenti il Giubileo siano focalizzati su due tematiche particolari. E così il 2023 sarà dedicato alla rivisitazione dei temi fondamentali delle quattro Costituzioni del Concilio Vaticano II di cui il prossimo 11 ottobre si celebrerà il 60° anniversario di apertura, “perché la Chiesa possa respirare di nuovo” quel “profondo e attuale insegnamento” che ha prodotto, precisa monsignor Fisichella. Sono in preparazione, a tal proposito, una serie di sussidi agili, “scritti con un linguaggio accattivante” per permettere a quanti non ne hanno memoria di incuriosirsi e di scoprirne “l’anelito innovatore che ha permesso alla Chiesa di entrare con consapevolezza nel terzo millennio della sua storia”. Il 2024, invece, sarà un anno dedicato alla preghiera. L’idea è quella di creare un contesto favorevole al Giubileo e di permettere ai pellegrini di prepararsi.

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