«Ma cosa è successo al Consiglio del Movimento dei Focolari in Italia e Albania dell’11-12 febbraio?», chiede qualcuno incuriosito dalle voci che girano… In effetti è stata un’esperienza un po’ straordinaria, coraggiosa. Per tutto il pomeriggio di sabato il Consiglio ha “ascoltato” un gruppo di 16 “giovani adulti” italiani del Movimento dei Focolari a cui era stata posta questa domanda: “Alla luce della tua esperienza personale nell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari), quali vedi oggi come punti di forza e punti deboli del Movimento?”.
Con la passione e l’energia proprie della loro età, i 16 hanno analizzato la situazione, fatto presente alcune criticità che richiedono particolare attenzione, dimostrato quanto hanno a cuore il futuro dell’Opera, che li ha fatti crescere, facendogli sperimentare di appartenere ad una famiglia universale.
Ma chi sono questi 16? Tutti di età a cavallo dei 30 anni (quindi nella “terra di mezzo”), già impegnati professionalmente nei vari ambienti di lavoro, sono giovani facenti parte delle diverse diramazioni oppure attualmente non inseriti nelle strutture dell’Opera. Non si conoscevano prima, o almeno non tutti, eppure parlavano tutti con grande sintonia.
Contenti e grati della fiducia loro accordata, non si sono fatti pregare e hanno incominciato a far presente al Consiglio proposte, concrete e urgenti, tra cui, solo come esempio in sintesi: “abbattere le pareti” (tra diramazioni, parte maschile e parte femminile, giovani e adulti), fare di “comunità” e “nuove generazioni” le priorità in Italia, rivedere le modalità della formazione, affrontare argomenti delicati come l’omosessualità, orientare tutti i membri dell’Opera sotto i 50 anni all’accompagnamento dei giovani, fidarsi dei giovani rischiando di far decidere a loro in prima persona (insieme agli adulti) “come fare le cose”, ecc.
Nella mattina di domenica c’è stata la risposta dei membri del Consiglio alle sollecitazioni dei 16. Risposte che forse i giovani non si aspettavano così piene di gratitudine e voglia di rimettere in discussione schemi mentali ormai obsoleti.
Infine Cristiana e Gabriele (Responsabili del Movimento dei Focolari in Italia e Albania) hanno riassunto il senso di queste due giornate ed il metodo di lavoro per il futuro, in modo da non lasciare senza risposta gli appelli ricevuti. In particolare si è deciso di darsi un anno di tempo per esaminare ed eventualmente mettere in opera quanto richiesto dai 16.
Durante tutto il 2023 i 16 continueranno ad essere “consiglieri” a tutti gli effetti del Consiglio, al pari degli altri componenti. Verranno attivati dei tavoli di approfondimento delle varie proposte, in modo da presentare delle prime valutazioni. Tutti i componenti del Consiglio sono stati invitati a riflettere sull’impatto che le proposte di questi “giovani adulti” hanno sulle rispettive competenze.
Il Consiglio è stata anche l’occasione, nella sua prima parte il sabato mattina, di ampi aggiornamenti tra cui il secondo anno del Cammino sinodale (di questo daremo maggior informazioni in un prossimo articolo che uscirà a breve), un resoconto della Scuola di formazione sul Movimento Diocesano (vedi qui gli articoli apparsi sul nostro sito), notizie dopo un incontro svoltosi nella cittadella di Montet, in Svizzera, dei Responsabili del Movimento dei Focolari a livello europeo ed infine un primo sguardo su un processo avviato a riguardo della Visione Economica dell’Opera (VEO), anche alla luce del primo Bilancio di comunione presentato da poco.
Non sono mancate le chiacchierate negli intervalli, durante i pasti, al bar sorseggiando un caffè ed un frizzante momento di relax e divertimento. Alla fine si è partiti tutti felici, ringraziando per aver aperto una nuova pagina piena di promesse per il futuro del Movimento.
Giulio Meazzini
Questa consultazione dei giovani adulti mi sembra una gran bella idea. Credo sia urgentissimo promuovere nelle comunità locali più condivisione, più comunione fra parte maschile e parte femminile, includere anche i giovani e anche gli anziani che stentano a uscire di casa e non sanno collegarsi a distanza, includere anche gli aderenti… e trovare il modo che tutti siano informati di quanto avviene, che tutti siano messi nella possibilità di partecipare alle decisioni.
Papa Francesco ci ha invitati a crescere in sinodalita’, ma forse non abbiamo ancora capito bene come far si che la comunità locale diventi veramente “sinodale”.
Grazie Lia …
Sono pienamente d’accordo con te !
Meraviglioso questo intervento dei giovani ! Essi sono importanti per il futuro Dell’opera. Dobbiamo ascoltarli di piu’, come faceva Chiara♥️
Bellissima iniziativa, per essere compiutamente “Opera Una e realizzare ti testamento di Chiara: “siate una famiglia*….PiePaolo Bellisarior
Bello questo ascoltare i giovani ma anche coinvolgerli perché loro non sono il nostro futuro ma già il presente dell’Opera, non abbiamo paura di inserirli, lavorare con loro!
Dobbiamo verificare ogni giorno che sia nei singoli comportamenti che nel metodo, vengano messe in pratica queste belle intenzioni e aprirci anche alla collaborazione fattiva con le varie associazioni che lavorano nel sociale e per la pace. Dopo la Pandemia rivedo spuntare una nostra malattia antica, l’ incontriate tra noi, che ci chiude e ci fa rimanere autoreferenziali.
Carissimi tutti del consiglio grazie di questo passo concreto verso l’Opera del domani!
Sento forte che una volta messe a fuoco insieme le priorità, noi “veterani” saremo chiamati allo stare al passo con le nuove generazioni sapendo con docilità mettere da parte, perdere, le attività legate alla tradizione e storia focolarina per concentrare le forze e risorse sempre più esigue sul nuovo.
Preghiamo per avere la grazia del fare spazio, partendo da noi, per arrivare alle comunità, al nuovo, consci che se non ce la faremo i giovani non saranno più giovani.
1 abbraccio da qui a lì e avanti insieme.
Va bene guardare al proprio interno, destrutturare il più possibile, per essere, come dice Bruni, “più alberi” che “animali”; va bene anche rivolgersi ai giovani, ma poi? E di questa società che va a rotoli, chi si occupa? E dell’inclusione dei poveri, dei migranti, degli anziani soli…., insomma del tessuto sociale che deve essere ricomposto? A me piace una citazione del nostro psichiatra Michele De Beni: “Ognuno ha bisogno di un altro che gli dica il suo sì”. Mi sembra che su queste basi occorra reimpostare il nostro profilo di uomini/donne e di Opera.
Che bel “lavoro d’insieme”. Le fasce d’età sono più marcate e vengono meglio accompagnate e supportate. I commenti precedenti espromono in pieno anche il mio pensiero. Grazie CONSIGLIO❤️
È’ tardi per un Gen del 1958, ho letto solo le prime righe, siete un dono per tutta l’Opera che ho avuto la possibilità di vivere e la certezza che siamo chiamati a declinare tutte le potenzialità a servizio dell’Umanita. Grazie da tempo sognavo questo incontro. Giovanni bertodo – Biella
Sono passati 40 anni da quando i giovani proponevano questo tipo di ” partecipazione” … direi che la speranza è l’ultima a morire. Nessuno si senta ” orgoglioso” e meritevole , soltanto che si è preso atto dell’inevitabile.
Grazie per aver avviato un cammino di rinnovamento. Cammino indicato da Jesus anni addietro con la frase che mi si è stampata dentro in questi termini ”Attualizzare il carisma in fedeltà al nucleo fondante”. Con Carla, mia moglie, cerchiamo di portare unità e vangelo negli ambienti sociali di cui facciamo parta attiva, disponibili a tutto e a Tutti per il bene comune. Incontriamo persone di buona volontà mettendo in evidenza la parte più importante del loro agire apprezzando il loro impegno e la loro capacità di creare rapporti che vanno al di la della solidarietà concreta. E al di là cosa c’è? C’è il vivere la Vita. (c’è Gesù, loro non lo sanno, ma noi si), ed ecco che chi si professa ateo apprezza le proposte del Papa e fa da cassa di risonanza pubblicamente e riconosce nel cristianesimo grandi potenzialità. Peccato che i Cristiani…. ,ed io aggiungo per noi “peccato che non ci venga proposto di vivere quel “Coraggio di abbracciare il mondo” e quanto uscito dalle assemblee 2014 e 2021. Fa bene sentire Chiara, ci dà il nucleo fondante, ma l’Attualizzare? Nino
Sottoscrivo le proposte.