Intervista a Cristiana Formosa e Gabriele Bardo, responsabili del Movimento dei Focolari in Italia, in occasione dell’incontro delle presidenze diocesane di Azione Cattolica.
a cura di Giulio Meazzini
Nei giorni passati a Castel Gandolfo si è svolto l’incontro delle presidenze diocesane di Azione Cattolica. I 750 responsabili associativi hanno discusso sul tema “La Chiesa che sogniamo. Un cantiere sinodale per un’estate eccezionale”. All’incontro hanno partecipato come osservatori anche Cristiana Formosa e Gabriele Bardo, responsabili del Movimento dei Focolari in Italia. Li abbiamo intervistati.
Cosa vi ha colpito partecipando all’incontro di Azione Cattolica?
Intanto la grande gioia che traspariva da tutti i partecipanti, abbiamo proprio toccato con mano la bellezza di questo incontro. Poi la varietà, geografica, anagrafica e di vocazione – laici e sacerdoti – di questi dirigenti di AC, provenienti praticamente tutte le diocesi italiane; tanti i giovani presenti con incarichi di responsabilità: da loro abbiamo ascoltato interventi maturi, esigenti e ricchi di prospettive.
Ci ha poi colpito il fatto che questo tipo di incontro trasversale, con tutte le generazioni di AC riunite insieme e non per settori, era la prima volta che si faceva in questi ultimi anni post pandemia. Questa parola “insieme” sottolinea un’irrinunciabile esigenza che sta risuonando pure nel nostro Movimento, ma in realtà in tutta la Chiesa, che si sta apprestando a vivere l’imminente Sinodo Universale.
Quali spazi di collaborazione concreta vedete tra Azione Cattolica e Focolari?
La presenza di tante sorelle e fratelli di AC riuniti al Centro Mariapoli di Castelgandolfo è un altro segno dell’ormai consolidato rapporto di amicizia e fraternità tra le nostre due realtà. Come dimenticare lo speciale incontro tra le due presidenze avvenuto il 13 maggio dello scorso anno presso la sede nazionale di AC?
E le collaborazioni a livello nazionale, e locale, pian piano crescono sempre di più in diversi campi, ad esempio con scambi sulle metodologie di formazione a livello di bambini e ragazzi, ma soprattutto sono consolidate nella promozione di iniziative concrete per la pace, come i vari appuntamenti proposti negli ultimi anni, insieme al mondo dell’associazionismo cattolico, per chiedere l’adesione dell’Italia al trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari.
Ora c’è bisogno di un ulteriore salto di qualità, crescere nella collaborazione a livello di comunità locale.
Ce ne daranno l’occasione due importanti eventi, promossi dalla Chiesa Italiana, di cui Movimento dei Focolari e Azione Cattolica sono tra gli organizzatori insieme ad altre associazioni ecclesiali: il prossimo 16 novembre a Roma ci sarà un appuntamento di testimonianze sul perdono e la pace, con la presenza del Cardinale Zuppi; il 31 dicembre ci troveremo per la tradizionale marcia della pace, che quest’anno si terrà a Gorizia.
Alla luce di queste due importanti iniziative nazionali, è arrivato l’appello della CEI perché diocesi e associazioni si incontrino e mobilitino insieme nell’organizzare in quello stesso periodo tante manifestazioni a livello locale, per diffondere e incrementare la costruzione di quella “cultura di pace” di cui oggi c’è bisogno come non mai.
Abbiamo ascoltato il presidente Giuseppe Notarstefano indicare questo come uno dei percorsi principali per l’anno sociale di tutte le realtà diocesane di AC e ce ne siamo rallegrati perché anche come Movimento dei Focolari in Italia abbiamo diffuso questi appuntamenti a livello nazionale e locale come programma dei prossimi mesi.
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È una grande gioia vedere come e quanto lo Spirito Santo sta agendo nella Chiesa! GRAZIE a chi Lo sta riconoscendo nel suo “soffio leggero”!