Esperienza parrocchiale di Vallo Torinese

Centro Parrocchiale Maria Orsola - Vallo Torinese (TO)
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Nel 1967 don Vincenzo Chiarle, giovane sacerdote, viene mandato parroco a Vallo Torinese, un paesino di 700 abitanti ai piedi delle prealpi piemontesi a 20 Km da Torino. Don Vincenzo già da alcuni anni ha conosciuto la spiritualità dell’Unità del Movimento dei Focolari che ha inciso profondamente nella sua vita.

Vuole condividere questo dono anche alla sua nuova comunità parrocchiale, per dare un nuovo volto alle attività pastorali. L’incoraggiamento viene da papa Paolo VI, quando nel 1966, durante un’udienza a sacerdoti e religiosi aderenti al Movimento dei Focolari, li invita a portare lo spirito dell’unità nelle strutture della Chiesa.

Fu così che il giorno di Pentecoste del 1967, don Vincenzo nell’omelia invita tutti i parrocchiani a partecipare a Rocca di Papa (RM) al primo incontro del nascente Movimento Parrocchiale. La gente del paese non  è  abituata a  viaggiare, ma  nonostante questo  e  nonostante i pochi giorni  di preavviso in 44 partono! Sono adulti, giovani, bambini, due le famiglie intere. Una rappresentanza completa della parrocchia.

E’ un’esperienza che segna profondamente l’anima di ciascuno. Le parole rivolte da Chiara Lubich e la testimonianza trovata provocano in tutti un’esigenza di conversione. Si comprende:

  • Che Dio è Amore e che dobbiamo sceglierlo come il tutto della nostra vita;
  • Che il Vangelo è possibile viverlo
  • Che siamo membra vive della Chiesa e come tali dobbiamo agire

Ritornati a Vallo si cerca di concretizzare nella vita quotidiana l’esperienza maturata in quei  giorni, l’entusiasmo è contagioso, anche il semplice saluto diventa un piccolo atto di amore, altri vengono coinvolti e ogni domenica sera ci si incontra

L’esperienza delle prime comunità cristiane raccontate negli Atti degli Apostoli ci ha sempre affascinato: “… tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune.” (Atti 2,42.44) L’aspetto della comunione dei beni, proposto a tutta la comunità, ci ha aiutati a concretizzare questa Parola.

E’ stata una piccola rivoluzione sociale che ha portato singoli e famiglie a mettere mensilmente in comune il superfluo per le necessità della comunità e della Chiesa, distinguendola dall’elemosina. Questa nuova sensibilità portò, sin dal ’68, a eliminare il “costo” delle messe ad esempio… E negli anni ha reso possibile l’aiuto a tanti fratelli vicini e lontani. Anche il tempo, le energie, i talenti di ciascuno vengono messi a disposizione.

Nascono i primi gruppi della Parola di Vita, formati da adulti, coppie di sposi, giovani, ragazzi, dove insieme si cerca di approfondire un brano del Vangelo per metterlo in pratica e condividendone poi le esperienze. Gruppi che tutt’ora continuano. Quante volte abbiamo sperimentato come la Parola vissuta crea la comunità e porta all’amore scambievole che ci fa sperimentare la gioia della promessa di Gesù “Dove due o più sono riuniti nel mio nome lì sono io in mezzo ad essi”. (Mt 18,20)

Ed è proprio questa presenza che vogliamo sia alla base di ogni nostra attività, di ogni nostra iniziativa, di ogni nostra celebrazione, perché quel Gesù che ha attirato e affascinato 2000 anni fa, presente nella comunità, continui anche oggi ad affascinare e ad attirare tanti a Sé. La parrocchia diventa così la casa per tutti. Un nuovo rapporto tra le persone, un’amicizia vera che coinvolge: una “Chiesa” di cuori, di storie e di persone come in piccolo cerchiamo di sperimentare. E’ così che accolgono diverse persone, un’occasione per vivere la frase del Vangelo “Qualunque cosa avete fatto al più piccolo l’avete fatto a me” (Mt 25)

Nel 1970 si dà avvio alla costruzione di un Centro Parrocchiale per “dare casa” alla nuova vita che si stava sviluppando. Anche le strutture e l’armonia degli ambienti evangelizzano se animate dalla carità, per questo in questi anni si è sempre cercato di mantenerlo accogliente, insieme alla chiesa parrocchiale, perché anche l’ambiente testimoni Dio che è la bellezza e soprattutto sia degna dimora della presenza viva di Gesù Risorto tra di noi. Certo, tutto questo richiede impegno e anche un po’ di sacrificio.

La frase del Vangelo “chi ascolta voi ascolta me” (Lc 10,16) ci ha da sempre aiutati a mettere in pratica le indicazioni del Vescovo. Una di queste è stata la nascita già nel 1966 del Consiglio Pastorale Parrocchiale, luogo in cui si vuole, prima di tutto, far esperienza di comunione, di ascolto e di dialogo. Abbiamo imparato che il sacerdote non deve essere lasciato  solo  e  che  con  lui  dobbiamo essere corresponsabili della vita della parrocchia.

Dopo la morte del nostro parroco don Vincenzo nel 2020, e dopo un lungo periodo in cui la sua salute era venuta meno, mai abbiamo cercato di lasciarlo solo, ma essere per lui una famiglia. Abbiamo sentito l’importanza di voler bene ai nuovi sacerdoti e diaconi che in questi anni si sono succeduti assicurando loro il nostro aiuto, sostegno e corresponsabilità.

La mancanza di sacerdoti nella nostra diocesi ha fatto sì che un solo sacerdote abbia più parrocchie e di conseguenza le messe feriali sono state ridotte. Nella nostra parrocchia solo il mercoledì c’è la messa. Come impegnati parrocchiali abbiamo chiesto al nostro parroco attuale la possibilità di trovarci tutti i giorni per la Liturgia della Parola che conduce un Ministro dell’Eucaristia. Anche questo momento lo sentiamo importante perché è un’occasione per perseverare insieme e continuare a crescere come comunità.

Però i momenti più forti sono stati quelli del dolore. Una grande prova per tutta la comunità fu certamente la morte di Maria Orsola , una ragazza della nostra parrocchia morta fulminata da un phon difettoso durante un campo-scuola per giovani e ragazzi a Ca’ Savio di Venezia nel 1970 a soli 16 anni.

Lei aveva confidato a don Vincenzo, il nostro parroco: “Sarei disposta a dare la vita, perchè i giovani capiscano quanto è bello amare Dio!”. E Dio a 16 anni l’ha presa in parola…”, così disse Giovanni Paolo II nel 1988, parlando ai 60.000 giovani presenti allo stadio comunale di Torino per il centenario di don Bosco. Nel 1996 è iniziato il processo canonico di beatificazione, e dal 2015 è Venerabile.

Sovente, negli anni, ci è stato richiesto di ospitare gruppi che vengono per conoscere la comunità o l’esperienza di Maria Orsola. Questo richiede molte volte da parte nostra di spostare i propri programmi o i propri momenti di riposo,ma ogni volta, alla fine della giornata, sperimentiamo che è molto di più quello che abbiamo ricevuto di quello che abbiamo lasciato. Anche il Cardinale Michele Pellegrino dopo aver lasciato la diocesi di Torino, alla fine degli anni settanta si ritira a Vallo, e sono questi anni di grazia per tutta la comunità.

Siamo convinti che è lo Spirito Santo che porta avanti la comunità. Questi sono stati anni impegnativi in cui Gesù ci ha fatto crescere in unità ed in qualche modo abbiamo imparato a “camminare insieme” tra noi laici e con i sacerdoti come papa Francesco ci esorta attraverso il Sinodo.

In questi ultimi tre anni abbiamo riscoperto l’importanza della preghiera fatta insieme. Ogni mattino dalle 7:45 alle8:00 ci diamo appuntamento per iniziare insieme la giornata con quanti lo desiderano, non solo della nostra parrocchia, alcuni presenti in chiesa davanti a Gesù Eucaristia altri collegati via zoom e insieme si prega il Signore per tutti, per quanti si raccomandano alle nostre preghiere, per gli ammalati e non, per i nostri sacerdoti e diaconi, per qualche esigenza particolare.

Si legge il Vangelo del giorno con un commento, si riflette con un piccolo brano di meditazione, e si recitano le preghiere del mattino, si chiede l’intercessione a Maria Orsola per tutti gli ammalati. Siamo più di una quarantina di persone. Questo ci aiuta a iniziare la giornata in comunione con Gesù tra noi.Quest’anno Papa Francesco ha indetto l’anno della preghiera, in preparazione al Giubileo del 2025. Ci sembra che anche questo momento possa essere un piccolo segno di risposta a quanto il Santo Padre chiede a tutta la Chiesa.

In questi 57 anni di esperienza, abbiamo visto realizzarsi quanto il Concilio afferma nella Lumen Gentium (4,287) (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Dogm. Lumen Gentium, n.4) e (cfr. anche lettera dei Vescovi Iuvenescit Ecclesia, n. 1). “Lo Spirito unifica la Chiesa nella comunione e nel servizio; la provvede di diversi doni gerarchici e carismatici con i quali la dirige, la abbellisce dei suoi frutti. Con la forza del Vangelo, fa ringiovanire la Chiesa, continuamente la rinnova e la conduce alla perfetta unione col Suo Sposo”..

Concludendo: le difficoltà ci sono state, ci sono e ci saranno sempre, ma Dio ci ha condotti avanti attraverso gioie e dolori vissuti insieme, in cui, si sperimenta la gioia di essere una vera famiglia, dove tutti insieme, adulti e giovani, consacrati e non, si cerca di raccogliere la fede in Dio Amore che ci ha guidato in tutti questi anni, per perseverare e trasmettere questa esperienza anche alle giovani generazioni che seguiranno.

Claudio e Tiziana

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8 Commenti

  1. Grazie Tiziana e Claudio quanto scrivete l’ho sperimentato ogni volta che sono venuta a Vallo. Siete un dono come comunità parrocchiale e come cittadinanza attiva.

  2. Bellissima esperienza. Importantissimo farla conoscere a tanti. Non è facile vivere con questo spirito in tante parrocchie. Però il vostro esempio ci attira. Una preghiera a vicenda. Dalla Sardegna

  3. Grazie di quanto scritto, mi ha dato slancio per rivivere lo spirito del Movimento…spesso sopito o meglio appesantito dai tanti ostacoli quotidiani.

  4. Che meravigliosa testimonianza!!! Io la condividero’ con tante persone che sono nell opera e non. Non manchero’ di pregare e così si realizzera’:Che tutti siano uno

  5. Che bellezza risentire il profumo di questa “parrocchia realizzata”! Grazie davvero anche degli anni passati assieme di vera famiglia e condivisione di cui porto nel cuore tracce indelebili. Un abbraccio!
    Tarci

  6. Buongiorno , conobbi questa vostra realtà ben 45 anni fa a fine anno 1980 una domenica venimmo in gita con il gruppo parrocchiale dei giovani… A distanza di tanto tempo mi rimane un ricordo indelebile di una bella domenica di spiritualità e di condivisione con altri gruppi di giovani.. sicuramente sono convinto che lo spirito agisce nella vostra comunità… Un incoraggiamento a rimanere uniti nella preghiera 🙏👍❤️

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