Chiara Lubich è diventata cittadina onoraria di Gaeta il 5 aprile 2022. Il 15 marzo 2025 è stata apposta una stele in onore di Chiara Lubich in Piazza Trieste in prossimità della chiesa di San Paolo Apostolo. E’ seguito il Convegno: “Chiara Lubich, donna del dialogo”. I relatori sono stati Padre Fabio Ciardi e la prof.ssa Lucia Abignente.
Pubblichiamo qui in messaggio di benvenuto della prof. Cristina Vannucci – Referente Comunità Locale del Movimento dei Focolari.
La Comunità del Movimento dei Focolari di Gaeta, Formia e Castelforte desidera porgere il benvenuto a tutti i presenti, alle autorità civili, militari e religiose. Il nostro saluto e il nostro ringraziamento va al Sindaco di Gaeta, dott. Christian Leccese, al Consigliere regionale, dott. Cosmo Mitrano, al nostro Arcivescovo Sua Eccellenza Mons. Luigi Vari, che ci hanno sostenuto in tutte le fasi, anche lunghe, della realizzazione di questo progetto in ricordo e omaggio a Chiara Lubich. Salutiamo e diamo il benvenuto al presidente della provincia, dott. Gerardo Stefanelli.
Siamo felici di avere con noi i Consiglieri del centro del Movimento dei Focolari, Donna Kempt e Vitek Valtr in rappresentanza della Presidente Margaret Karram; i responsabili del Movimento dei Focolari per la zona Italia e Albania, Cristiana Formosa e Gabriele Bardo; e Anna Paula, focolarina che ha vissuto tanti anni con Chiara nel focolare di Rocca di Papa e dove vive tuttora.
Come già detto, questo progetto ha avuto varie fasi ed il primo importante momento è stato il 5 aprile 2022, quando è stata conferita a Chiara Lubich la cittadinanza onoraria postuma di Gaeta. La nostra città sente con lei un legame speciale: questa stele dedicata a Chiara Lubich, donna del dialogo, a 17 anni dalla sua partenza per il Cielo, il 14 marzo 2008, ha per noi il significato di un grazie “alto e corale” in quanto la nostra comunità e le nostre singole storie sono intessute dei valori di unità e fraternità.
Un pensiero d’affetto e di gratitudine, in questa giornata, lo rivolgiamo ai tantissimi del Movimento dei Focolari della comunità di Gaeta, Formia e Castelforte, ora in Cielo, che hanno accolto, già dai primi tempi e poi nel corso degli anni, la spiritualità dell’Unità e l’hanno vissuta radicalmente: oggi da Lassù gioiscono con noi.
Ci piace pensare che l’Ideale dell’Unità, diffuso in tutto il mondo, abbia avuto qui, nel nostro territorio, un percorso privilegiato che lo ha portato da Trento a Gaeta. Dalla città natale di Chiara, da cui ha avuto origine, con la sua scelta di Dio Amore, in tempo di guerra, nel ‘43, a Gaeta dove si è diffuso grazie anche ai due sacerdoti focolarini, don Cosimino Fronzuto, oggi servo di Dio, e don Gennaro Avellino, che qui animarono, a partire dagli anni ’60, le parrocchie di San Paolo e dei Santi Cosma e Damiano e dove aprirono un focolare sacerdotale proprio di fronte a questa piazza.
La loro è stata la testimonianza di un Vangelo che diventava vita e dell’ideale della fratellanza universale che si faceva esperienza concreta e tangibile. La loro fedeltà, fino al dono della vita, attraverso l’esperienza profonda e dolorosa della malattia, hagenerato tante vocazioni in un cammino di vita che è spirituale, tanto personale quanto comunitario.
Il convegno presso Palazzo De Vio, tenuto dal prof. Fabio Ciardi e la prof.ssa Lucia Abbignente, del Centro Chiara Lubich, ci consentirà di conoscere meglio il grande contributo che Chiara Lubich ha dato, attraverso la scelta del dialogo con le diverse realtà della Chiesa e con le diverse religioni, al pensiero religioso e filosofico del nostro tempo.
In un presente che ci interroga e ci pone dinanzi scenari drammatici ed incerti ci domandiamo, come singoli e come parte della comunità: quali sono le nostre scelte? Nella ricerca di risposte adeguate, attingendo al pensiero di Chiara Lubich, il nostro sguardo può e deve raggiungere un orizzonte di speranza.
Siamo convinti che è possibile percorrere un cammino di pace, è possibile coltivare la speranza e, come ci dice Papa Francesco, “la speranza è un compito che i cristiani hanno il dovere di coltivare e mettere a frutto per il bene di tutti i loro fratelli e sorelle”. Per fare ciò, in questo anno giubilare ad essa dedicato, non si può prescindere dalla prossimità e dal dialogo.
Nella sua ultima autobiografia “Spera” Papa Francesco, parlando dell’inutilità della guerra, cita il servo di Dio Igino Giordani, considerato da Chiara Lubich il co-fondatore del Movimento dei Focolari con don Pasquale Foresi, e ne riporta le seguenti parole: “quando i popoli cominciano a svenarsi fisicamente, sono già mezzo svenati finanziariamente. … l’uccidere costa: il suicidarsi vuole spese. La stupidità è un lusso. E la stupidità è la protezione intellettuale dell’odio”.
Come in passato così oggi i messaggi di Amore al fratello e di Unità testimoniati da Chiara Lubich sono più che mai attuali e urgenti: essi ci esortano ad avere fiducia, a continuare a credere nel dialogo come stile di vita e a fare del dialogo il modo, prezioso, per arrivare al cuore di ognuno.
Dio ha donato a Chiara questo carisma e solo il tempo consentirà di coglierne la vera portata. Come tutti i grandi carismi con i quali Dio ha abbellito la sua Chiesa, esso è una vera e propria luce che permette di comprendere il Vangelo da una prospettiva nuova e di realizzare già su questa Terra il testamento di Gesù: “Che tutti siano uno”.
Nostro il desiderio di essere parte di questo grande e variegato disegno di fraternità universale con l’obiettivo di perseguire il bene comune, costruito insieme, costruito da tutti noi. Grazie di vero cuore a tutti.
Messaggio inviato da Margaret Karram (Presidente del Movimento dei Focolari)
