Il 27 novembre si è svolta a Iglesias, nel Sulcis Iglesiente, la Marcia Sarda della Pace. Diverse le appartenenze dei partecipanti, dai sindacati a privati cittadini, dagli appartenenti al Comitato di Riconversione RWM ai bambini delle elementari che hanno letto i loro pensieri sulla pace e distribuito a tutti la Gru della Pace, un origami in ricordo di Sadako Sasaki, una bimba vittima dell’atomica di Hiroshima. Suggestiva e partecipata da tutti la sosta del corteo davanti al Deposito delle armi della RWM nella zona industriale della città, una ferita aperta nella citta di Iglesias e per tutti i sardi.
Insomma un Popolo in Cammino insieme verso la Pace, da vivere dapprima fra noi nel riconoscimento della dignità di ogni uomo e donna, e nel rispetto del pensiero altrui senza prevaricazioni di nessun tipo. La giornata di oggi ci dice che tutto ciò è possibile.
È stato un vero momento di amicizia e fraternità nella diversità dei colori delle varie bandiere. Nel pomeriggio incontro col Cardinale Miglio e le suore di Clausura nella loro deliziosa chiesetta bianca del Monastero di Santa Chiara, in cima alla città.
Una giornata davvero indimenticabile. Una speranza concreta di Pace per tutti.
Cristiana Formosa e Gabriele Bardo, Responsabili del Movimento dei Focolari in Italia, hanno preparato un messaggio che è stato letto in questa occasione. Ne riportiamo qui il testo.
Messaggio per la XIX Marcia sarda per la pace – Iglesias
Carissime e carissimi, vi salutiamo a nome del Movimento dei Focolari, sia attraverso la propria comunità sarda, qui presente in gran numero, sia attraverso il nostro centro nazionale di Roma, da cui noi proveniamo. In particolare, vi portiamo i saluti ed il messaggio dei nostri delegati Gabriele Bardo e Cristiana Formosa che non possono essere presenti. Siamo personalmente onorati di poter prendere parte alla marcia sarda per la pace 2022.
Sappiamo che le associazioni che la promuovono contano anni di impegno concreto per la pace, in contesti tutt’altro che facili, con coerenza e senza mai scoraggiarsi di fronte alle difficoltà che a volte appaiono insormontabili: vi ringraziamo per tutto questo! Crediamo che la pace sia un bene di tutti, irrinunciabile, ma che si costruisce giorno per giorno, con l’impegno personale di ciascuno, non solo con slogan e nei momenti di emergenza.
In ogni semplice scelta che compiamo, ad esempio da quando facciamo la spesa a quando ci relazioniamo con i vicini di casa, siamo chiamati a vivere il rispetto per gli altri, a rinunciare alla litigiosità per cercare piuttosto il dialogo: è una scelta di pace a cui tutti siamo chiamati. Per questo vogliamo impegnarci con voi, con fede, coerenza nel quotidiano, resilienza, capacità di mettersi dalla parte dei più deboli, anche se siamo senza mezzi e appoggi di nessuno.
I valori cristiani per molti di noi e di fratellanza universale che animano tutti gli appartenenti al Movimento dei focolari ci spingono a testimoniare la pace nei contesti quotidiani, ricominciando sempre.
Sentiteci al vostro fianco.
La nostra coscienza non deve poi restare indifferente e impaurita dalle logiche di predominio e di violenza che cercano di imporsi nelle relazioni tra i popoli fino all’estreme conseguenze del conflitto e del rischio di conflitto nucleare.
In questi anni è emerso sulla ribalta mondiale l’esempio della società civile responsabile del Sulcis Iglesiente che dimostra la possibilità di dare voce ad un’umanità che fa della fraternità e sororità un criterio concreto di azione per cambiare la direzione di una storia che troppe volte sembra già scritta.
La giusta pretesa di una conversione ecologica integrale del territorio, da liberare da ogni ricatto occupazionale della produzione bellica, rappresenta la risposta coerente all’impegno richiesto da Papa Francesco di impegnarsi contro l’economia che uccide (Evangelii gaudium).
Ed è perciò notevole l’esempio concreto dei legami costruiti in questi anni, a livello nazionale e internazionale, per dare vita ad una rete di economia solidale e libera dalla guerra.
Per questo motivo, fin dalla costituzione del comitato riconversione Rwm, abbiamo sostenuto questo percorso che racchiude un messaggio universale, comprensibile da tutti, per rendere effettivo il diritto ad un lavoro libero, creativo, partecipativo, solidale. Una finalità che non può non incidere sulle scelte concrete di politica economica e dei rapporti tra le nazioni.
Come ha detto Igino Giordani, padre costituente, deputato di pace e cofondatore del Movimento dei Focolari, «Non basta il riarmo e neppure il disarmo per rimuovere il pericolo della guerra: occorre rimuovere lo spirito di aggressione e sfruttamento ed egemonia, dal quale la guerra viene: occorre ricostruire una coscienza».
Qui in questo luogo, per chi sa riconoscere i segni dei tempi, si rende evidente cosa vuol “ricostruire una coscienza”. Un cammino che vogliamo continuare con decisione e profonda gratitudine.
Maggiori informazioni:
Data / Ora
Date(s) - 27/11/2022
10:00 - 17:00
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