Il Corso di Alta formazione sulla dimensione economica sociale e antropologica di alcuni libri biblici sarà tenuto da Luigino Bruni.
La Bibbia è un testo sorprendente per chi cerca nuove parole e nuove riflessioni, da affidare all’economia di oggi, che ha impoverito i beni soffocandoli con le merci e ha tolto dall’orizzonte tutto ciò che non è in vendita.
Obiettivo di questa prima Settimana di Economia Biblica è cominciare la scoperta di queste parole nuove, attraversando due libri dell’Antico Testamento: la Genesi e gli scritti di Giobbe, due testi in cui compaiono per la prima volta alcune parole tipicamente economiche, il cui senso può essere qui riscoperto da prospettive antropologiche profonde.
Il libro della Genesi ci ricorda ad esempio che le prassi contrattuali dell’antica cultura ediorientale, le cui tracce n
on sono del tutto scomparse dai suq di Damasco o di Teheran, e gli scambi economici sono primariamente incontri tra persone; che il denaro e il profitto confinano con l’amore e la vita, ma anche con l’odio e la morte; che la terra promessa va amata e arricchita, ma non occupata, perché la si abita provvisoriamente, ma non la si possiede; e, infine, che le imprese – siano esse avventure, sogni o concretissime aziende – possono risultare vane e ingannevoli, ma anche responsabili e pregevoli.
Il libro di Giobbe invece è attraversato da un filo rosso che ci ricorda che la vita è molto più complessa delle nostre convinzioni meritocratiche e ci invita ad abbandonare una visione «retributiva» della fede – centrale anche nell’etica del capitalismo – portata a considerare la ricchezza e la felicità come premi per una vita fedele, esprimendo una critica radicale alla nuova cultura della povertà che l’ideologia capitalistica sta veicolando a tutti i livelli: poiché il povero è colpevole, possiamo restare indifferenti di fronte alle sue sventure.
Che senso ha tornare alla bibbia, per di più all’Antico Testamento, per parlare di economia o antropologia o di relazioni umane?
1. La bibbia è un codice simbolico del nostro occidente, dove troviamo la maggior parte delle categorie che hanno fondato la nostra civiltà, anche quelle economiche come: mercato, moneta, profitto.
2. La bibbia ha sempre ispirato economisti, politologi, sociologi, perché è un luogo pieno di grandi domande, storie e riti. Ancora oggi ispira numerosi artisti e diverse forme di arte: letteratura, poesia, e – perché no – anche l’economia.
3. La bibbia è un insieme di libri che contengono verità, esplorazioni, domande sull’uomo che sono ancora insuperabili ed insuperate, di contraddizioni che ancora oggi faticano a trovare risposte e non esistono in altri testi della cultura umana.
A chi si rivolge:
Il corso è rivolto a tutti coloro che sono appassionati ed interessati alle tematiche trattate nella bibbia in relazione all’economia ed in particolare:
a chi ama la bibbia e vuol approfondire una dimensione più laica (che non è teologia o tecnica esegetica) per cercare fondazioni antropologiche, economiche e sociali delle relazioni umane;
a chi lavora e vuole ritrovare un nuovo senso al suo agire;
a docenti di scuola o università, di ambiti diversi, interessati alla teologia, alla filosofia, alla religione, alle scienze sociali, all’economia.
Attestato di partecipazione
Una presenza in classe pari almeno al 70% del monte ore, consente il rilascio dell’’attestato di frequenza; non applicabile a chi frequenta il corso online.
Attestato per Docenti: al termine del seminario di formazione sarà rilasciato da AMU (Azione Mondo Unito) attestato di partecipazione valido ai fini dell’obbligo formativo del personale scolastico (D.M. 170/2016).
Depliant Settimana Economia Biblica
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Maggiori informazioni:
Data / Ora
Date(s) - 05/06/2017 - 10/06/2017
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