Rifare il patto educativo: alla scuola dell’unico Maestro avendo come modello Maria

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“Il nostro specifico forse è essere presi nel seno del Padre e guardare tutto da lì. La conversione pastorale allora è fedeltà alla “sorgente” da cui siamo nati. Stare in quell’unità del patto concretizzato e non solo dichiarare a parole Gesù in mezzo con qualcuno”.

Questa una delle tante impressioni dopo i primi 3 giorni di questa scuola di pastorale che è prima di tutto una scuola di vita.

Se Piero Coda ci ha fatto entrare nella realtà del Patto e Alessandro Clemenzia ce l’ha sminuzzata facendoci vedere la misura d’amore a cui siamo stati chiamati, il Card. Pino Petrocchi ci ha tracciato linee per una pastorale dell’unità incarnata.

Don Vincenzo Di Pilato e Sr. Tiziana Longhitano ci hanno fatto entrare nella profondità e nell’essenza della Parola generatrice di vita

e oggi Mons. Vincenzo Zani ci ha fatto una lezione magistrale su quel che potrebbe essere un programma per la pastorale di un’Opera che si ispira a Maria: metterci alla scuola dell’unico maestro, avendo come unico modello la via Mariae.

Con una pastorale che si ispira al Carisma dell’unità, dovremmo essere capaci di risanare il patto educativo e colmare alcune fratture che ci sono nella cultura di oggi: quella intergenerazionale tra adulti e giovani, quella della post verità dove è vero quello che uno decide che lo sia, quella interculturale, tra uomo e ambiente….

Tutte le mattine si entra sempre più in profondità nel pensiero e metodo di una pastorale che nasce dal Carisma, mentre di pomeriggio, attraverso dei laboratori, si fa la pratica di quanto abbiamo ascoltato e fatto proprio la mattina.

Luca Crivellari ci aiuta a scavare nel più profondo di noi e, facendoci credere che stiamo giocando, in realtà ci fa mettere in gioco con noi stessi e con gli altri.

Una vera scuola, dove sentiamo che, nel nostro essere Chiesa, possiamo sostenere le realtà ecclesiali già esistenti ma anche aprirne altre proprie del Carisma. L’importante è superare tutti i timori, le esitazioni ed essere grati di essere stati toccati da  questo Carisma dell’unità che deve diventare  dono per la Chiesa e per l’umanità.

Vedi anche l’articolo precedente

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