Veglia di preghiera per la pace a Lamezia Terme

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Lamezia Terme. Domenica 6 marzo la comunità lametina dei Focolari ha animato nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo affollata di fedeli, tra cui anche membri di vari movimenti e associazioni, una commossa veglia di preghiera per impetrare la pace tra Russia e Ucraina.

Insieme al vescovo mons. Giuseppe Schillaci e al sindaco, l’avv. Paolo Mascaro, erano presenti anche due prelati della locale Chiesa ortodossa ucraina.

Filo conduttore della manifestazione il tema della pace e della fraternità, sviluppato attraverso testi di papa Francesco e di Chiara Lubich e sottolineato da brani musicali e canori.

Molto coinvolgenti le testimonianze che si sono alternate: quella telefonica (in diretta) di Donatella, una focolarina italiana della comunità del focolare in Ucraina, quella (letta) di Giovanni Guaita, monaco ortodosso italiano residente a Mosca da 36 anni, e quelle (in presenza) di Monica e Cristina, due giovani ucraine residenti a Lamezia.

Prima della benedizione finale del vescovo alcuni giovani del Movimento hanno lanciato ai partecipanti la proposta di un momento di silenzio e di preghiera quotidiano per la pace: il time-out.

Nel suo intervento conclusivo mons. Schillaci, appellandosi al «Quando sono debole è allora che sono forte» di san Paolo, ha ricordato che «la debolezza della preghiera in unità va dritta al cuore di Dio».

 

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1 commento

  1. Sarebbe bellissimo ripetere questa meravigliosa esperienza in tutti i posti dove siamo. Moltiplichiamo questo incontro, condivideteci le esperienze donate da Donatella, dal monaco e dalle ucraine. Che la preghiera debole in Unità possa diventare la più forte di tutte. Grazie!

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