Preghiera per la pace durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 18 – 25 gennaio 2023

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    Tutte le Chiese sono impegnate a sostenere il popolo ucraino nell’attuale situazione di indicibile sofferenza. In particolare è arrivata notizia dettagliata su quanto la Chiesa Battista sta operando intensamente in molti modi a livello spirituale e materiale. La speranza è che tutti i cristiani collaborino nelle iniziative.

    Come Rete di Insieme per l’Europa (IpE) in Italia ci proponiamo di fermarci alle ore 12, nei giorni dal 18 al 25 gennaio c. m., e osservare un minuto di preghiera per chiedere, concordi, la pace fra Russia e Ucraina, su tutti i punti della terra in cui si combatte, e nel cuore di ogni uomo.

    Ti suggeriamo di unirti a noi e di estendere l’invito a tanti

    Carissimi,

    molte comunità cristiane stanno pregando per l’Ucraina. Papa Francesco non perde occasione per chiedere al mondo di pregare per quel Paese!!

    Le comunità Battiste in Italia,  hanno fatto arrivare un aggiornamento sulla situazione drammatica delle città ucraine che vogliamo condividere con voi (v. allegato )(**): è una testimonianza (fra tante) che ci fa conoscere e apprezzare la Chiesa Battista.

    Continuando i combattimenti, abbiamo pensato di proporre anche a tutti voi di intensificare la preghiera per i fratelli e sorelle di quella ‘terra martoriata’, per i soldati russi (tanti ragazzi inconsapevoli inviati in guerra), per la Siria, il Myanmar, in tante Nazioni africane, in America Latina, nel Sud dell’Asia… E’ un elenco impressionante quello dei Paesi in cui c’è la guerra.

    Come IpE Italia cercavamo qualche forma di partecipazione attiva nella “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”.

    Certo possiamo presenziare individualmente ad iniziative che conosciamo (in Parrocchia, a quelle suggerite da Mario Berti, ecc.). Ma, avendo difficoltà a trovare un nostro modo specifico (anche perché siamo distribuiti su tutto lo ‘stivale’), potremmo pensare ad una forma vissuta ‘virtualmente’, dal luogo dove ognuno è, con la consapevolezza però di essere legato spiritualmente agli altri di IpE e oltre.

    L’idea ci è venuta ricordando che Chiara Lubich nel 1991, durante la prima guerra del Golfo spronò il Movimento dei Focolari a pregare per la pace, e scelse un modo, il “Time Out” (*): in tutto il mondo un momento di silenzio e di preghiera alle ore 12 secondo il proprio fuso orario.

    Anche noi di IpE potremmo fermarci per un minuto dal 18 al 25 gennaio, alle 12,00 di ogni giorno, e pregare per chiedere a Dio il dono della Pace.

    Potremmo proporre la stessa cosa ai nostri conoscenti (parenti, colleghi, persone di altre confessioni cristiane, ai giovani, ai nostri ragazzi…): pregare, per chi crede in Dio, o fermarsi e osservare un minuto in silenzio, per chi non crede.

    Ci sembra anche l’occasione per vivere assieme, pregando e costruendo rapporti veri, il passo biblico scelto quest’anno per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Isaia 1,17).

    Ed è pure un modo di vivere le parole di Gesù: Se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà” (Mt 18, 19). E ancora “Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.” (Gv 15,7).

    Anna Lucia Botticchio e Biagio Pitarresi 

    Responsabili Dialogo Ecumenico Movimento Focolari Italia.

    (*) Nelle partite di basket fare il “Time Out” significa fermarsi per un minuto per mettere a punto le tattiche di gioco.

    (**) nel comunicato  l’acronimo EFB = Federazione Europea della Chiesa Battista

    COMUNICATO FEDERAZIONE EUROPEA DELLA CHIESA BATTISTA

    Cari fratelli e sorelle,
    Mentre festeggiamo l’arrivo del nuovo anno e riflettiamo sull’anno alle nostre spalle, la guerra in Ucraina continua ad infuriare. Il team EBF fa eco ai saluti e alla gratitudine che l’Unione battista ucraina ha espresso alla fine del 2022:
    “Possa l’immutabile misericordia di Dio, la sua fedeltà e bontà essere con te nel nuovo anno che sta per arrivare. Vi ringraziamo sinceramente per la vostra collaborazione e per i vostri cuori sinceri, che sono stati aperti all’Ucraina. Nelle nostre preghiere, ringraziamo il Signore per il vostro servizio. I nostri cuori sono particolarmente riscaldati dal vostro sostegno in mezzo a questa guerra. Crediamo che il nostro servizio congiunto per il bene del Paese sarà coronato dalla vittoria di nostro Signore Gesù Cristo. Vi auguriamo arricchimento spirituale, grandi benedizioni e la protezione di Dio. ‘Sii rafforzato dal Signore e dal potere della Sua forza!’ (Efesini 6:10).”

    Questa e-mail contiene aggiornamenti sulla situazione all’interno dell’Ucraina e nei paesi limitrofi. Sentitevi liberi di condividere questo con le vostre reti e chiese per aumentare la consapevolezza e incoraggiare il continuo sostegno all’opera del Regno di Dio nell’Europa orientale.

    Breve aggiornamento dall’Ucraina

    Nonostante i continui bombardamenti, anche durante la vigilia di Natale occidentale e il capodanno, e i frequenti blackout energetici in tutto il Paese, i battisti ucraini continuano il loro ministero a coloro che sono stati colpiti dalla guerra. In un recente aggiornamento, la dirigenza ha scritto:
    “Le chiese degli ucraini continuano a svolgere il proprio ministero con maggiore zelo e coraggio nonostante le difficili circostanze della vita. Siamo convinti che i cumuli di neve, il peggioramento o l’assenza di comunicazioni mobili, Internet ed elettricità non siano ostacoli solidi per il ministero a Dio e alle persone. Per ora, i loro missili e droni hanno danneggiato diverse centinaia di infrastrutture vitali. Stiamo cercando di risparmiare l’elettricità quando possibile, che oggi è fornita da cicli brevi e limitati nel tempo.

    Sono state colpite centrali elettriche, imprese ed edifici residenziali. Ma siamo ancora vivi e possiamo lavorare con incredibile gratitudine al Signore per ogni giorno che abbiamo. Egli siede ancora sul Suo trono e tutta la leadership, il potere e gli ulteriori scritti della storia Gli appartengono. Non lascerà che il popolo ucraino attraversi prove oltre le nostre forze, quindi affidiamo a Lui le nostre attuali difficoltà”.

    L’Unione battista continua a fornire risorse ai suoi pastori con seminari, formazione e momenti di riflessione, incluso uno recentemente per i cappellani militari. Al di fuori dell’Ucraina, stanno lavorando con pastori e leader che sono dovuti fuggire e che ora stanno assistendo le popolazioni sfollate in tutta Europa e in Asia centrale. In un incontro a Vienna, i leader hanno condiviso l’audace visione di vedere ogni chiesa battista del Paese diventare un centro di calore e speranza, risplendere di luce nell’oscurità della guerra. Hanno già distribuito 229 generatori alle chiese di tutto il Paese e stanno aiutando a pagare le bollette della chiesa. Molte chiese in tutto il Paese stanno già vivendo questa visione.

    Una chiesa ha collaborato con gli agricoltori locali per distribuire oltre 15 tonnellate di patate agli affamati nella regione del Donbas dall’inizio della guerra. Nel minuscolo villaggio di Bosivka, una chiesa con solo cinque membri cuoce fedelmente il pane da dieci mesi e lo porta in un villaggio vicino e remoto senza supermercati o panetterie.

    La situazione è più disperata nella regione di Kherson, recentemente liberata, dove si sono verificati i danni più gravi alle infrastrutture. Qui le chiese fanno del loro meglio con le loro limitate risorse per nutrire e fornire calore a chi ne è sprovvisto. Un pastore ha scritto: “Queste persone si rivolgono alla chiesa per chiedere aiuto. Cerchiamo di nutrirli con quello che abbiamo in chiesa. I loro bisogni sono enormi, ma non abbiamo abbastanza lavoratori per assisterli”.

    Aggiornamenti dalla Regione
    Nei paesi vicini e oltre, i battisti sostengono fedelmente gli ucraini. Trasporti di aiuti arrivano in Ucraina da battisti in Germania, Romania, Ungheria e Polonia. I centri continuano a funzionare in Moldavia, Romania e Polonia, dove i rifugiati che non hanno altro posto dove andare possono restare e aspettare che passino i brutali mesi invernali. Molti stanno aiutando con il supporto delle bollette per coloro che non possono coprire i costi in aumento.
    I battisti bielorussi hanno istituito una rete di punti di sosta sicuri per coloro che transitano attraverso la Bielorussia e stanno distribuendo informazioni per proteggere coloro che fuggono dai piani del traffico di esseri umani.
    I battisti in Georgia stanno raggiungendo i bisognosi che sono sfollati nel loro Paese. I partner battisti nella regione continueranno a essere fondamentali nella fornitura di aiuti poiché le risorse all’interno dell’Ucraina continuano a diminuire.

    La Preghiera continua ha bisogno di:
    Lodare il continuo provvedimento di Dio per coloro che servono fedelmente in prima linea nella guerra.
    Lodare Dio per coloro che hanno incontrato Gesù nei mesi scorsi attraverso la testimonianza dei battisti in Ucraina e dintorni.
    Pregare per coloro che continuano a provare a vivere la propria vita nonostante la costante incertezza su dove e quando i missili colpiranno.
    Pregare per il continuo sacrificio e il servizio da tutto il mondo in modo che ci siano risorse sufficienti per coloro che sono in Ucraina e nei Paesi vicini per servire durante il difficile inverno.
    Pregare che arrivi presto una pace giusta e che l’Ucraina possa continuare a ricostruire.
    Pregare per coloro in tutto il mondo che sentiranno la tensione delle interruzioni della catena di approvvigionamento e della carenza di energia durante i mesi freddi.

    https://ecumenismo.chiesacattolica.it/2022/11/23/settimana-di-preghiera-per-lunita-dei-cristiani-18-25-gennaio-2023/

    Maggiori informazioni:

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    Data / Ora
    Date(s) - 18/01/2023 - 25/01/2023
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    1 commento

    1. Splendida iniziativa! Io e Silvio abbiamo aiutato materialmente alcune signore e bambini ucraini che risiedevano presso l’hotel Abruzzi. Purtroppo abbiamo anche constatato che molti sono prevenuti contro questa popolazione e il suo premier ,come se stessero qui in vacanza. La guerra sta devastando gli animi!

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